C'è legittima preoccupazione tra gli operatori dei servizi balbeari che hanno le loro attività sulla litoranea per Fertilia e, in particolare, quelli che sono ubicati subito dopo l'Ospedale Marino. Preoccupazione per la presenza di quel fenomeno di marea gialla o biancastra che tormenta le loro notti in quanto rappresenta un elemento estremamente negativo per la conduzione delle imprese. Ora che è arrivato il momento di riprendere il lavoro, una turbativa come quella dell'inquinamento, seppure per un processo naturale, non è sopportabile. Lo scorso anno i danni sono stati pesantissimi e si teme che il problema possa ripetersi anche perchè le prime avvisaglie di marea si sono già avute. Soluzioni e risposte certe possono venire soltanto dai tecnici, Asl, Arpa, non dalla politica come strumentalmente si cerca di fare oggi visto il pieno svolgimento della campagna elettorale per le amministrative del 10 e 11 di giugno. C'è stato perfino un maldestro tentativo di far passare l'arrivo dei funzionari della Comunità Europea come la conseguenza di una interrogazione presentata da Rutelli sullo stagno del Calich in relazione alla immissione delle acque depurate dall'impianto di San Marco. Tentativo penoso che denota come la vecchia politica sia sempre attiva con le mistificazioni e gli imbrogli. Il problema della marea gialla è troppo serio per essere utilizzato per acchiappare qualche voto. Per quanto riguarda i funzionari della Comunità va detto che la loro presenza non è conseguente ad alcuna interrogazione parlamentare sull'impianto di depurazione. Si tratta soltanto di visite periodiche, questa è la terza, che i funzionari svolgono dove sono stati realizzati interventi POR con fondi comunitari. I funzionari prima di venire ad Alghero hanno svolto analoghi controlli burocratici a Olbia, per la riqualificazione del centro storico e per il trattamento delle acque reflue, a Tempio per il sistema idraulico forestale, a Sassari per l'Auditorium e la metropolitana di superficie. Tornando alla marea gialla si ha notizia dell'avvio di una azione legale nei confronti della amministrazione comunale algherese ma soprattutto di Abbanoa, che gestisce l'impianto di depurazione. A proporla sarebbero gli operatori della balneazione che intendono chiedere il risarcimento dei danni subiti, in seguito al fenomeno dell'inquinamento, nel corso delle ultime stagioni estive. Danni che stanno mettendo a rischio la prosecuzione delle loro attività e il mantenimento di posti di lavoro.
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