L'extra time di Mr Simon: Cagliari attento ma sfortunato, Conte vince in extremis al Maradona

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Napoli-Cagliari finisce con un colpo di coda al 95’. Una partita sul filo, bloccata a lungo, che i campioni d’Italia hanno portato a casa solo all’ultima fiammata, grazie al destro rabbioso di Anguissa che ha trafitto Caprile e regalato a Conte tre punti pesantissimi.

Pisacane aveva chiesto solidità e il suo Cagliari l’ha offerta. I rossoblù hanno presentato un mosaico compatto, con Sebastiano Esposito unica punta e un centrocampo corto e aggressivo. Per mezz’ora i portieri non hanno fatto una parata, con i sardi capaci di palleggiare a due tocchi e provare la conclusione con Prati, fuori misura. Onesto primo tempo: nessuna sbavatura, Napoli costretto a girare al largo.

Nella ripresa, dopo un’ora di gioco, Pisacane ha inserito Luvumbo per dare profondità. Gli azzurri hanno alzato il ritmo, ma la diga reggeva: linee strette, corridoi chiusi, solo tiri dalla distanza. All’81’ un disimpegno errato in area ha fatto tremare Caprile, ma sembrava fatta: i cinque minuti di recupero scorrevano via, Pisacane chiedeva calma. E invece, a trenta secondi dalla fine, è arrivata la mazzata. Anguissa ha calciato di prepotenza e la beffa si è compiuta.

Due giornate non fanno una stagione, ma qualche indizio resta. Il Cagliari ha mostrato di essere squadra che concede poco, che aggredisce nei punti giusti e costringe avversari ben più quotati a ricominciare da zero. Una sconfitta che brucia ma lascia sensazioni buone: «il Napoli ha battuto un ottimo Cagliari», questa l’esatta lettura della gara.

Ora il mercato, nel suo fotofinish, potrebbe regalare ancora un paio di pedine prima della sosta per la Nazionale.