Nel rugby, cinquant’anni sono un secolo e mezzo. Lo sa chi
ha calcato il campo di Maria Pia, chi ha sentito la sabbia fra i denti e le
ossa scricchiolare sotto un placcaggio. Lo sanno bene ad Alghero, dove sabato
24 maggio 2025 l’Amatori Rugby ha celebrato mezzo secolo di storia, battesimato
con l’11° Memorial “Amici del Rugby”, dedicato – come recita il programma – a
“tutti gli amici che hanno passato la palla”. Un’espressione delicata per
ricordare i compagni caduti, quelli che hanno lasciato il campo ma restano nei
cuori.
Le danze si sono aperte la sera prima con una cena in onore
del Cogoleto Rugby. Un gemellaggio vero, non da album delle figurine.
Cinquant’anni fa, nel 1975, proprio contro i liguri, l’Amatori disputò la sua
prima partita ufficiale. Oggi, quei ragazzi hanno i capelli bianchi – chi ce li
ha ancora – ma negli occhi conservano la stessa fame di contatto.
Sabato mattina, il campo si è fatto tempio. Alle 10:30 la
Santa Messa ha raccolto tutti – vecchi, giovani, dirigenti, parenti – nel
segno del ricordo. Poi, a stomaco pieno, via al rugby vero. Triangolare
Under 16, partite delle categorie U8, U10 e U12, e a seguire i due
match clou: Under 16 e Under 18, sempre Alghero contro Cogoleto. A bordo
campo, vecchie glorie annuivano, con lo sguardo fiero di chi rivede se stesso
nei passi incerti dei ragazzi.
Per i piccoli del settore propaganda e dell’Under 14,
si è optato per un allenamento misto, chiuso con una partitella più vera del
vero. Rugby di formazione, nel senso muscolare e pedagogico del termine.
A sera, la cultura catalana si è fusa con la fatica
sportiva. L’esibizione della Colla Castellera Los Mataresos de l’Alguer
ha riportato in alto l’orgoglio identitario, mentre Coldiretti ha
stappato sapori di terra e di stagione con degustazioni di prodotti locali. E
poi, come tradizione impone, è arrivato il Terzo Tempo.
Da segnalare anche la presenza delle Poste Italiane,
che per l’occasione hanno allestito uno stand accanto alla club house,
presentando uno speciale annullo filatelico per celebrare i
cinquant’anni della società. Una cartolina commemorativa è stata
distribuita con l’immagine di ieri e di oggi. Sul fronte, i volti ancora di
quelli che c’erano, qui, cinquant’anni fa, anno di fondazione, schierati in
bianco e nero. Eccoli:
Da sinistra, in piedi:
Presidente Di Guardo G., Bellia E., Bellia G., Tagliarini
L., Pinna A., Rosi R., Carboni A., Ferraris G.,
Cossu R., Spanedda G., Secchi R.
Da sinistra, accosciati:
Marinaro I., Di Raimondo C., Piras E., Basile A., Otolino
N., Ghiani M., Pani W.
Non sono statue, né nomi incisi sul marmo. Sono uomini,
testimoni di una stagione che ha fatto germogliare cinquant’anni di rugby ad
Alghero. L’Amatori non è solo un club. È una famiglia. E in questo sport, la
famiglia viene prima del risultato.
Un plauso a tutta l’organizzazione, e in particolare ai
genitori dei piccoli atleti, che hanno messo mano a pentole, tavoli e
transenne, rendendo possibile il pranzo e il Terzo Tempo.
Cinquant’anni. Da una palla ovale lanciata nel fango, è nata
una comunità. La prossima meta? Il futuro. Sempre palla in mano. Sempre avanti.