L'extratime di Mr Simon: Festa salvezza rimandata - l’Udinese rovina i piani del Cagliari alla Domus

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Bastava un punto, solo un misero punto, per strappare il biglietto della permanenza in Serie A con una giornata d’anticipo. Ma alla Domus, contro un’Udinese viva e determinata, il Cagliari ha trovato una serata storta, incappando in una sconfitta che complica – ma non compromette – il finale di stagione.

Mister Nicola conferma in blocco gli uomini che avevano espugnato Verona, ad eccezione dell’acciaccato Pavoletti: al suo posto parte titolare Piccoli. Inizio di gara senza grandi squilli, con le due squadre attente a non scoprirsi. Poi, al 27’, la scossa: Rui Modesto vince un duello con Luperto, affonda sulla fascia e serve un pallone perfetto per Zarraga che insacca con freddezza. È 0-1, Udinese avanti.

Il Cagliari non accusa il colpo, e anzi risponde da squadra matura: Makoumbou inventa un lancio illuminante per Zortea, che si inserisce e firma il pareggio otto minuti dopo. La Domus si rianima, ma il primo tempo si chiude sull’1-1.

Nella ripresa, però, sono i bianconeri a prendere in mano la partita. I rossoblù si abbassano troppo, concedendo metri e iniziativa. Il pareggio farebbe comodo a entrambe, ma l’Udinese ha più gamba e più fame. Al 67’, sugli sviluppi di un’azione ben manovrata, Kristensen trova la deviazione vincente che gela lo stadio e spegne l’entusiasmo: 1-2.

Da lì in poi, Runjaic si copre inserendo uomini di qualità e quantità, disegnando un assetto che respinge ogni tentativo isolano. Il Cagliari si affida alle fiammate dei singoli, ma manca lucidità. Neanche i cinque minuti di recupero bastano per raddrizzare una gara complicata, e la festa salvezza viene rimandata.

Sabato prossimo, a Como, ci sarà l’occasione per chiudere i conti. Ma occhio: la squadra lariana viaggia a ritmi da alta classifica e non farà sconti. Il Cagliari dovrà guadagnarsi sul campo ciò che a Verona sembrava ormai in cassaforte. Serve un’ultima prova di maturità.