Davide Nicola sul confronto con la Fiorentina: “Sarà un bel test. Sono curioso”.

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  Aveva conquistato il posto da titolare proprio venerdì scorso, nell’ultimo turno di campionato con il Cagliari che conquistò i tre punti col Verona alla “Unipol Domus”, ma improvvisamente Gianluca Lapadula dovrà dar “forfait” a Firenze a causa di una botta al fianco. Un’assenza che però dovrebbe assorbita dall’impiego di Gaetano sulla trequarti a ridosso delle due punte che, orientativamente, saranno Luvumbo e Piccoli. Ammesso e non concesso che Nicola opti per una condotta di gara per nulla sparagnina. Firenze è un campo storicamente ostico per i rossoblù. Nelle 43 precedenti sfide in terra toscana (una sola in B nella stagione 2003-‘04) sono 30 le affermazioni dei gigliati, 5 quelle del Cagliari ed 8 i pareggi. Sicuramente uno “score” che è difficilmente improntato all’ottimismo. 

  Davide Nicola fa il punto: “Abbiamo tutti a disposizione tranne appunto Lapadula. Io credo comunque che dalla prossima settimana possa tornare in gruppo. La Fiorentina è una squadra che va a punti da 9 gare, arriva da 7 vittorie consecutive in campionato. Non può essere un caso ovviamente: ha un mix che funziona alla perfezione. È una squadra molto qualitativa, con un’identità di gioco precisa. Sta performando sia nel gruppo che nei singoli: Kean, De Gea, Adli, costituiscono una cerniera centrale di esperienza e qualità. Sono una squadra dinamica. Noi dovremo fare una partita importante sotto tutti i punti di vista: con coraggio, portando il nostro gioco, le nostre idee, bravi a far ancora meglio ciò che abbia migliorato. 

  Quando avranno la palla loro dovremo difenderci da squadra vera: su questo abbiamo lavorato anche in settimana in maniera importante. Servirà il giusto spirito, senza caricare troppo la gara, ma allo stesso tempo vivendola come una sfida, per misurarci: questo è il bello del nostro lavoro. Sarà un bel test, sono curioso”. Il mister dovrà mettere a punto alcuni dettagli: “Abbiamo fatto il secondo “clean sheet”? Mi auguro ce ne siano altri. Stiamo migliorando, ma possiamo fare meglio, nell’aggressività come nella lettura di certe situazioni. Nessuno deve accontentarsi. Occorre restare sempre concentrati, senza distrazioni, questo fa la differenza. Abbiamo ancora ampi margini di crescita, stiamo lavorando sui dettagli, a lungo andare fanno la differenza. Non possiamo fare a meno dell’organizzazione di gioco, della predisposizione da parte di tutti a partecipare alle due fasi. Il tutto interpretato con coraggio, a prescindere dall’avversario. È la Serie A, tutte le squadre sono competitive: quando si alza il livello per noi è anche motivo di sfida, per verificare a che punto siamo. Sono sempre fiducioso e determinato: concentrandoci su alcuni dettagli, continuando a lavorare su quelli, il potenziale della squadra emergerà. L’eliminazione della Fiorentina dalla Coppa Italia? Questo è campionato, sono due competizioni diverse, peraltro la gara si è chiusa ai calci di rigore. La Fiorentina aveva comunque creato le sue occasioni, d’altro canto l’Empoli ha dimostrato che una squadra con un’organizzazione precisa, con la voglia di competere, può mettere in difficoltà chiunque. Per cui sappiamo bene di affrontare una squadra forte, hanno delle qualità che dovremo essere bravi a limitare: sono bravi ad applicare un gioco di rotazioni sulle fasce, l’interscambio posizionale, sanno attaccare lo spazio e difendersi compatti e bassi. In più sanno ripartire. Poi, però, ci siamo noi con le nostre di qualità e la voglia di dimostrarle, questo è fondamentale. Quando sviluppiamo un certo tipo di gioco, con determinazione, possiamo impensierire l’avversario”. Poi sul portiere e sulla distribuzione delle energie Nicola ha detto: “Sherri? Ho bisogno di capire le potenzialità di tutti. Il ruolo è particolare: ha giocato tre gare, credo ce ne vogliano quattro/cinque per avere un’idea più chiara. Lo scopo in ogni caso è costruire le nostre prestazioni intrepretando lo stesso modo di stare in campo con calciatori diversi. Il Cagliari come punto di riferimento e valore aggiunto ha questo, non ci sono solo 11 calciatori. Dicembre, peraltro, sarà un mese importante: ci saranno tante partite, compresa la Coppa Italia. Abbiamo bisogno di distribuire le energie e ottenere da parte di tutti il massimo, anche a partita in corso. L’importante è determinare nel tempo a disposizione”. Cagliari intenzionato a portare avanti la linea verde: “Obert è un giovane pronto e di sicuro avvenire. Ci piace, ha delle prospettive importanti, sta a lui farsi trovare pronto, sfruttare ogni singola occasione come sinora ha fatto, come contro l’Hellas Verona. In lui ho visto oltre alla crescita, l’ambizione. Può fare sia il terzo in una difesa a tre che l’esterno in una linea a quattro, a seconda della gara. È duttile, serio e professionale: è un valore aggiunto. Felici? Sta facendo il giusto percorso, bravi anche i compagni a dimostrargli la giusta considerazione: è un giovane che arrivava dalla B, un altro campionato. Sta prendendo le occasioni che gli vengono date, è riuscito a determinare contro l’Hellas, deve farlo con continuità: potrà sia partire titolare che entrare a gara in corso. Ha dimostrato che su di lui ci si può contare. Gaetano non ha giocato contro l’Hellas Verona perché volevamo affrontarli con caratteristiche diverse. Sia lui che Viola sono molto importanti per noi, ognuno con le sue qualità. Abbiamo tutti grande considerazione di Gianluca: sta bene, deve alzare il livello di intensità. Dobbiamo considerare che per lui, come per altri calciatori, è il primo anno in cui gli viene chiesto di determinare con continuità da titolare. Per quello che ha dimostrato sinora avrebbe comunque potuto avere già 2/3 gol. Deve continuare a lavorare così”. Infine Davide Nicola ha voluto parlare di Edoardo Bove: “Quando sono iniziate ad arrivare le prime notizie confortanti è stato un grandissimo respiro di sollievo, un piacere immenso per la persona. Da questo momento in poi ridondare ciò che è accaduto ad Edoardo credo sia ingiusto, non gli faccia bene. Ora sta meglio con le persone che gli stanno più vicine, con i medici, sarà lui a decidere il suo percorso”.