Alla "Domus Arena", il Cagliari (al debutto) ottiene con grinta un pari contro la Roma di De Rossi. Il nuovo tecnico Nicola schiera un 3-5-2,con Piccoli e Luvumbo in attacco. L'ex Lecce, a mio avviso, era troppo lontano dalla porta ma ha fatto comunque una buona prova.
Nel 1°T si è visto un Cagliari agguerrito che ha lottato su ogni pallone e ha messo in difficoltà la Roma (mai pericolosa).
Al 40' e al 45',infatti,sono stati i rossoblù a creare le prime vere chance: prima con Marin che conclude dalla distanza trovando la risposta di Svilar e poi con Piccoli che calcia fuori.
Nel 2°T,invece,la gara è stata più vivace ed emozionante: la Roma crea le prime occasioni al 48' con un tiro dal limite di Soulè parato da Scuffet e 7' dopo quest'ultimo si ripete bloccando un piatto di Pellegrini su invito di Zalewski.
Il Cagliari adotta le ripartenze e sfrutta spesso e volentieri il gioco sulle fasce con Azzi e Augello.
All'80' e all'81' c'è stato un legno per parte: Dybala serve Dovbyk che di testa colpisce la traversa e poi Marin (il migliore dei rossoblù) calcia da fuori ma Svilar devia la sfera sul montante e Piccoli calcia altissimo dopo la respinta.
Dopo 4' di recupero la gara termina con un pari ad occhiali e possiamo dire che tutti i giocatori del Cagliari hanno dato il massimo nonostante ci siano ancora dei limiti, specialmente in attacco. La strada, per ora, è quella giusta ma il campionato è ancora lungo.
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