L'Italia del volley femminile ha finalmente toccato il cielo con un dito, portando a casa il primo, storico oro olimpico. A Parigi, in una serata che entrerà negli annali dello sport italiano, le ragazze di Julio Velasco hanno annichilito gli Stati Uniti con un secco 3-0, lasciando ben poco spazio all'immaginazione: 25-18, 25-20, 25-17. Un dominio assoluto, che non ammette repliche.
Questa è una squadra che non si accontenta, che gioca con la testa alta e il cuore in mano. Ed è proprio questo spirito che le ha portate a superare ogni ostacolo sul loro cammino, concedendo un solo set in tutto il torneo olimpico.
Le americane? Costrette a inseguire fin dall'inizio, incapaci di trovare soluzioni a un'Italia che ha giocato come un'orchestra perfetta, dove ogni nota è al posto giusto.
E tra le note più alte c'è quella di Alessia Orro, la palleggiatrice sarda di Narbolia, che ha dato un contributo essenziale a questa sinfonia vincente. Tre punti personali e una regia impeccabile, in cui ha mostrato tutto il suo talento e la maturità raggiunta. Orro è uno di quei talenti che il volley italiano coltiva con cura e che oggi ha portato un pezzo di Sardegna sul tetto del mondo.
In campo, le azzurre sono state semplicemente ingiocabili. Paola Egonu ha spinto come solo lei sa fare, Miriam Sylla ha difeso e attaccato con la solita grinta, mentre Monica De Gennaro ha chiuso ogni varco in difesa. E dietro queste protagoniste c’è un gruppo solido, coeso, che ha saputo soffrire e gioire insieme, regalando all’Italia un trionfo che rimarrà nella storia.
Ora, con questo oro al collo, c'è da scommettere che il volley femminile italiano non si fermerà qui. Perché quando raggiungi la vetta, l'unica direzione possibile è continuare a guardare avanti, verso nuove sfide e nuovi trionfi. E questa squadra, lo ha dimostrato, ha tutte le carte in regola per restare sul tetto del mondo ancora a lungo.