La Spagna si veste d'oro: trionfo olimpico dopo 32 anni di attesa

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  Il "Parc des Princes" di Parigi si è trasformato in un teatro di emozioni pure nella finale del torneo olimpico di calcio maschile, con la Spagna che, dopo 32 anni di attesa, ha finalmente riportato a casa l'oro. Un 5-3 spettacolare ai danni della Francia, padrona di casa, ha segnato un epilogo drammatico e memorabile delle Olimpiadi di Parigi 2024. Il primo tempo ha mostrato due volti della finale. Nei primi 15 minuti, i Bleus sembravano destinati a dominare la gara. La Francia ha subito messo pressione, schiacciando la Spagna nella propria metà campo. L'errore di Tenas all'11', sfruttato da Millot per portare in vantaggio i transalpini, sembrava confermare la tendenza. Un tiro a giro del centrocampista francese che ha lasciato di sasso il portiere spagnolo, incapace di evitare la "papera" che ha fatto esplodere lo stadio. Ma la Roja non ha impiegato molto a rialzare la testa. Al 18', su un perfetto assist di Baena, Fermín López ha riequilibrato il match con un tiro secco che ha battuto Restes. 

  Non passano che sette minuti e ancora López, da vero rapace d'area, ha firmato il sorpasso, ribadendo in rete una conclusione di Abel Ruiz respinta dal portiere francese. Il terzo gol spagnolo, arrivato al 28' grazie a una punizione magistrale di Baena, è stato il colpo che ha mostrato le crepe nella difesa francese. I transalpini, nonostante una reazione nel recupero, hanno trovato un Tenas deciso a riscattarsi, con parate su Mateta e Olise che hanno mantenuto il 3-1 alla fine della prima frazione. Nella ripresa, la Francia ha provato a cambiare marcia, grazie anche agli innesti di Akliouche e Kalimuendo. Al 51', il palo di Koné su un cross di Truffert ha fatto tremare la panchina spagnola, e al 71', ancora una volta, Tenas ha risposto presente su un tiro a botta sicura dello stesso Koné. Quando Akliouche ha trovato il gol del 2-3 al 79', girando in rete una punizione di Olise, i sogni di rimonta si sono riaccesi. Il pareggio è arrivato nei minuti di recupero, con Mateta che ha trasformato un rigore concesso per una trattenuta di Turrientes su Kalimuendo, decretata solo dopo la verifica del VAR. Sembrava che il match potesse pendere a favore dei francesi, ma nei supplementari la Spagna ha mostrato la sua anima più cinica. Al 100', Camello, appena entrato, ha beffato la difesa francese con uno scavetto perfetto su assist di Bernabé, riportando avanti la Roja. E al 120', con la Francia tutta sbilanciata in avanti alla disperata ricerca del pari, Camello ha chiuso i giochi con un contropiede fulmineo, mettendo a segno il definitivo 5-3. 

  La Francia esce tra gli applausi, costretta a consolarsi con l'argento. Ma è la Spagna a riscrivere la storia. A 32 anni di distanza dall'oro di Barcellona 1992, la nuova generazione spagnola dimostra di essere all'altezza dei grandi del passato, riportando in alto il vessillo della Roja. Una vittoria che non è solo il frutto di una grande squadra, ma anche di una mentalità vincente, capace di resistere alle difficoltà e di colpire con freddezza chirurgica nei momenti decisivi. Questo oro olimpico segna una nuova era per il calcio spagnolo, destinato a brillare ancora a lungo sulla scena internazionale.