Cronometro di 33,7 km con 696m di dislivello, e 507m di altitudine massima con la pendenza
massima all’11%, promette di essere una cronometro atipica per la quale il favorito potrebbe
essere Tadej Pogacar, rispetto a Remco Evenepoel, che sarebbe più specialista in frazioni però più
piatte. Si partirà in ordine inverso rispetto alla classifica ed i riferimenti cronometrici saranno a
11,1 km – 17,1 km – 28,6 km e all’arrivo a 33,7 km.
Alle 14:40 partirà per primo l’ultimo della classifica, Davide Ballerini, ultimo solo perché messo a
disposizione del proprio capitano. E via a seguire gli altri, prima a 1 minuto di distanza, poi due.
Da attenzionare particolarmente la partenza di Wout Van Aert alle 17:03, quella di Giulio Ciccone,
decimo nella classifica generale alle 18:27 la quale darà il via alle danze riguardo i big della
classifica, dopo di lui infatti partirà Derek Gee alle 18:29, Matteo Jorgenson alle 18:31, Carlos
Rodriguez alle 18:33, Adam Yates alle 18:35, Mikel Landa alle 18:37, Joao Almeida alle 18:39 ed
infine i tre grandi fenomeni della classifica, Remco Evenepoel alle 18:41, Jonas Vingegaard alle
18:43 e Tadej Pogacar alle 18:45.
Parte dunque alle 14:40 la prova contro il tempo, Davide ballerini della Astana dà il via alle danze
in una cronometro che non è piatta come altitudine, il che potrebbe favorire Pogacar, a discapito
di Evenepoel. Partito anche Cavendish un minuto dopo, suo capitano. Non ci resta che attendere i
riferimenti intermedi e finale, nonché le nuove partenze, la sensazione è che non saranno questi i
tempi su cui baseremo la corsa, la pedalata di Cavendish, probabilmente al suo ultimo Tour in
carriera, è lenta e legnosa, segno che sulle gambe le fatiche delle grandi montagne, sono rimaste
tutte. Al primo intermedio passa per primo Ballerini con un tempo di 24:35 ed una media di 27,2
km/h, tempo superato da Drizners con 24:26:64 e successivamente da Bol con 23:52:32. Mentre
Ballerini arriva al secondo intermedio con 34:50:45, superato da Drizners con 34:26:49 e da Bol
con 33:45:09, al primo intermedio Vahoucke supera tutti con 23:00:91, facendo capire subito che
gli scalatori possono fare bene in questa prova. Partito intanto anche Girmay detentore della
maglia verde. Ed ecco Lenny Martinez che fa un primo intermedio con 21:20:50 per ora primo. Boi
davanti a tutti anche al terzo intermedio con un parziale di 45:48:10. Il primo a terminare la prova
è Ballerini con 53:10:02, Bol arriva al traguardo con un tempo di 52:24:23, e andrà a sedersi nella
sedia del vincitore parziale, in attesa degli altri arrivi. Per ora il terzo e quarto miglior tempo sono
di Ballerini e Mozzato. Poi arriva il traguardo anche per Grignard che fa il parziale miglior tempo di
51:11:97, ma dura poco lo superano sia Lenny Martinez che si guadagna la prima posizione
parziale con 48:24:46. Alle 17:05 parte van Aert, mentre Harold Tejada sta arrivando e si prende il
tempo parziale migliore superando Lenny Martinez, con un vantaggio di 9” e 93 centesimi ed un
tempo di 48:14:53. La hot Sit cambia protagonista dopo un bel po’, dunque. Nulla da fare per Van
Aert che non va forte, sembra più un allenamento in vista delle olimpiadi. Alle 17:48 parte Romain
Bardet, ultimo tour per lui in carriera, e potremmo vederlo per l’ultima volta in gara nel prossimo
Giro d’Italia. Giulio Ciccone parte alle 18:27 per conservare la decima posizione, insidiata da
Buitrago in ritardo di soli 22”. Scivolata per Jorgenson che era partito da appena 3 km. Alle 1841:
parte Evenepoel, cominciano le danze per i big!!! Al primo rilevamento cronometrico Ciccone in
ritardo di 57” rispetto a Buitrago, rischia la decima posizione. Gee al secondo intermedio ha
superato Ciccone, il quale paga oltre 1:30 uscendo dalla top ten, Evenepoel al primo intermedio fa
il miglior tempo di 20:36:70, arriva anche Vingegaard al primo intermedio, dove registra il tempo
di 20:17:39 superandolo! Ma Pogacar fa ancora meglio con 20:10:34! Al secondo intermedio dove
è al comando Derek Gee momentaneamente, Evenepoel arriva con un vantaggio di 45”47 ed un
tempo di 29:30:80. Arriva anche Vingegaard, in vantaggio di 26”89 ed un tempo di 29:03:91. Arriva
anche Pogacar con 24”53 di vantaggio rispetto a Vingegaard con un tempo di 28:39:38! Gee
termina la prova con 18” di vantaggio su Tejada che cede la sedia di leader ma non a lui visto che
Jorgenson lo supera. C’è ancora il terzo intermedio per i big, Evenepoel fa un tempo di 40:56:66,
Vingegaard fa 40:32:76, ma Pogacar fa un tempo al terzo intermedio di 39:28:36 miglior tempo in
assoluto a questo intermedio rifilando 1:04 a Vingegaard e 1:28;30 a Evenepoel! Aspettiamo
l’arrivo dove Evenepoel chiude la sua prova con un tempo di 46:38:13 facendo il miglior tempo per
poco, poi Vingegaard con soli 10”88 di vantaggio su di lui ed un tempo di 46:27:25 e poi l’immenso
Tadej Pogacar con 45:24:99 che batte tutti e si prende anche la sesta vittoria con 1 minuto, 02
secondi e 26 centesimi di vantaggio rispetto a Vingegaard e battendo il record di Merkx che non
era riuscito in una stagione sola a fare lo stesso numero di vittorie di tappa tra giro e tour.
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