16ª tappa Tour de France: Girmay cade a 1,5 km dall'arrivo prima dell'arrivo e Philipsen vince in volata solitaria

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  188,6 km con 1134m di dislivello, pendenza massima al 7,4%, un Traguardo volante ed un GPM, per una frazione che sulla carta vedrà protagoniste le ruote veloci rimaste in gruppo e sarà forse l’ultima occasione per loro. I ritiri in seguito alla tappa 15 sono Thijssen della Intermarché Wanty e Welten della dsm-firmenich PostNL, quest’ultimo arrivato oltre il tempo massimo. Caduta per Luke Durtbridge prima del km 0, lo aspetteranno per partire, nulla di grave, infatti si rialza subito. Al km 0 partono all’attacco Kung e Dujardin, nessuno li segue e a -187 km si rialzano entrambi anche se il francese rimane davanti e riesce a guadagnare persino 10” senza fare nulla, a -185,4km però alla fine il gruppo, lentissimo, torna compatto. A -180 km partono altri scatti, si muove Geniets e questa volta sono in molti a seguirlo, addirittura tra questi c’è anche Philipsen. E forse anche per questo a -179,6 km il tentativo viene annullato. Gruppo compatto ma allungato, l’andatura aumenta. Dura poco perché nonostante la Alpecin-Deceuninck faccia il ritmo, questo si è nuovamente abbassato con una media oraria piuttosto bassa a -162 km. Sono infatti solo 37,9 i chilometri percorsi nella prima ora quando siamo a 148,3 km, forse per questo che si aggiunge a tirare anche la Jayco AlUla. A -132,4 km problema meccanico per Philipsen ma visto il ritmo blando del gruppo e la lontananza dal traguardo, non avrà problemi a rientrare. Problema di tipo medico invece per Laurance a -127,7 km, assistito con una puntura dall’auto medica. Il ritmo nella seconda ora di tappa è aumentato, 44,8 km a -104 km, tuttavia non mancano le chiacchiere in un gruppo sempre compatto. L’unica incognita di oggi potrebbe essere il vento, mentre ci si avvicina al traguardo volante di giornata. A -99,5 km gruppo disposto su tutta la sede stradale. 

  A -93,2 km al traguardo volante lancia lo sprint Van Der Poel, ma riesce a spuntarla Coquard, con De Lie secondo poi Philipsen e Girmay. Approfittando della bagarre prende il largo evadendo dal gruppo Gachignard della TotalEnergies che prende 42” a -88,1 km, vantaggio che aumenta rapidamente, ma difficilmente da solo arriverà al traguardo. Intanto Carapaz va a fare i rifornimenti all’ammiraglia EF, per sé ed i compagni. A -77,3 km il battistrada ha già preso 2:12 di vantaggio e si va a prendere il GPM di giornata scollinando a -76 km. Cresce il ritmo a -50,2 km, infatti il vantaggio dell’uomo al comando scende a 1:39. A -32,1 km problema meccanico di Søren Wærenskjo che fora la ruota e deve rientrare in gruppo. Gruppo che nel frattempo si avvicina al battistrada, a -30,1 km solo 45” di margine. Salto di catena per Kulset a -29,4 km. A -25 km viene ripreso Gachignard ovviamente eletto combattivo di giornata, a -20,4 km, ed in gruppo si cominciano a disporre i treni dei velocisti, davanti però anche i big di classifica almeno fino al tratto neutralizzato in caso di incidente o caduta ai -3 km. Gruppo disposto nell’intera sede stradale, fino alla curva che i corridori troveranno a -9 km, ma nel frattempo, nel mezzo, cominciano ora diverse rotonde non pericolose. Kulset si riaccoda o quasi al gruppo a -17,7 km. Calma piatta in gruppo, fino a -5,4 km dopo l’ultima curva, quando vediamo i treni disporsi, ed anche nuovi treni guadagnare posizioni, limando. Attenzione a -2,3 km comincia la bagarre in gruppo per le prime posizioni. Attenzione a -1,5 km caduto Girmay in una rotonda, l’ultima della giornata! Niente volata per lui. Parte Mathieu Van Der Poel, ultimo uomo di Philipsen, a -450 metri, si sposta a 250 metri lanciandolo perfettamente e non ce n’è per nessuno! Philipsen si prende un’altra vittoria, stavolta in una volata solitaria!