15ª Tappa Tour de France: Pogacar a ruota contrattacca a -5km e vince in solitaria battendo il record di Pantani

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197,7 km con 4795m di dislivello, altitudine massima a 1785m pendenza massima del 13,3%, 5 GPM 1 Traguardo Volante, abbuoni DI 10, 6 e 4 secondi. Nella tappa che oggi affronterà in salita quel tratto dove trovò la morte in discesa nel 1995 Fabio Casartelli, prima del km0 già un problema meccanico per Skujins della lidl-Trek, ovviamente verrà aspettato. Si parte in salita con il primo GPM in vista, e subito tentano di allungare in diversi, tejada riesce a prendere qualche metro, mentre sono diversi i corridori che perdono contatto, tra loro anche Cavendish. Velocità sostenuta e Tejada viene ripreso praticamente subito, ci provano Van Gils, Hindley e Bardet, mentre il gruppo allungato è a pochi metri da loro, con Evenepoel e Adam Yates in testa, dunque corsa chiusa e gruppo compatto dopo poco. Ci tenta anche Healy, grande protagonista della fuga di ieri che si porta dietro Jegat, il gruppo non lascia spazio la Visma oggi vuole fare la corsa. A -192,3 km ci prova Gaudu con altri tre. Jegat che era con questo drappello si stacca ed il gruppo chiude. Si muove Bardet per i punti al GPM lo seguono Lazkano e Gaudu, quest’ultimo stacca tutti e prende i punti. 20” per loro, poi a -180,5 km si rialza Lazkano ed a -176,6 km vengono ripresi anche gli altri due. Ci prova anche Jungels e su di lui rientrano in 15 tra cui girmay vista la prossimità del Traguardo Volante, a -170,8 km sono in 21 al comando con appena 20”di vantaggio che salgono a 1:00 a -167,1 km. A -160,1 km al TV transita Girmay per primo, 1:15 sul gruppo tirato dalla Dsm. A -156,9 km inizia la salita per il secondo GPM, allunga sul gruppo Carapaz che arriva a un ritardo di 35” e verrà raggiunto da Costa a -154,7 km, 30” sui battistrada, a 50” altri 6 corridori. Carapaz accelera per riportarsi sui battistrada a soli 15” dopo pochi km. A -152,5 km Bardet viene ripreso dal gruppo, che è in ritardo di 1:34 dai battistrada che sono rimasti intanto in 12, con 9 inseguitori nel mezzo a 30”. Girmay intanto viene retrocesso al 3° posto nello sprint per aver chiuso la traiettoria a Matthews. A -145,3 km scollinano i fuggitivi, gruppo, con sole 50 unità all’incirca, con 1:40 di ritardo e a -133,8 km battistrada che cominciano la salita nuovamente, al GPM a -130,2 km transita Johannessen per primo. A -124,7 fora Mentjes. A -114,3 aumenta il ritardo del gruppo ora a quasi 2 minuti. 15 uomini al comando con 2:25 di margine. A -84,5 km3:30 il vantaggio dei battistrada, gruppo alla deriva e un altro gruppo a 22 minuti che comprende i velocisti perlopiù. A -73,4 si spezza il gruppo di testa lasciando davanti 7 corridori, tirati da Jungels, che poi si rialzerà, e Sobrero che alzano il ritmo, poi a -66,3 Hindley a dare il cambio. Ritmo forsennato della Visma che sta mietendo vittime anche nel suo stesso ritmo, Benoot finisce il lavoro e si stacca mentre Sivakov perde contatto. In testa rimasti Hindley, De Plus e Mas, raggiunti da Carapaz a -62,3 km col gruppo a 3:25 composto ormai solo da 15 corridori, tra cui anche la maglia gialla, Vingegaard, Evenepoel e Ciccone. A -59,1 km al terzo GPM i fuggitivi scollinano insieme inseguiti da Johannessen a 35”, inseguitori staccati dalla fuga a 2:18 e gruppo a 3:10 mentre i velocisti con la maglia verde sono a 28 minuti. A -52,6 km vengono ripresi Healy e S. Yates dal gruppo. In discesa a -49,1 km Johannessen rientra sui fuggitivi, col gruppo a 2:32, gruppo maglia verde a 24:47 e Mark Cavendish a 32:10. Battistrada, ora in cinque, che si danno il cambio regolarmente a -38,5 km col gruppo a 2:26. A -19,5 km problema meccanico per Jorgenson della Visma che verrà atteso dal gruppo che quindi perderà ancora qualcosa perché Vingegaard ha pochi uomini ora per lui. Ultima salita di 15 km, anche per il gruppo, 2:07 il ritardo del gruppo sui battistrada. A -13,8 km gruppo a 1:25, sono destinati i battistrada a fallire questa azione. A -11,9 km Ciccone si stacca e rischia di perdere molti secondi. Davanti, a -11,1 km Carapaz attacca con il gruppo a 57”. A -10,5 km allunga Vingegaard con Pogacar che a ruota risponde, vanno via in due, che arrivano a recuperare 30 secondi in pochi metri. A -9,4 km i due campioni raggiungono e superano i battistrada, dei quali l’unico a rimanere con loro è Carapaz. Evenepoel del suo passo più indietro, piano piano sta raggiungendo anche lui gli ex fuggitivi. Maglia gialla che dunque è al comando a ruota di Vingegaard a -8,3 km, con Evenepoel a 21” che raggiunge Carapaz che si era staccato, a -7,8 km, superandolo. Rodriguez a 1:33 rischia di perdere tanto. A -5,4 km Vingegaard si volta indietro e Pogacar parte sui pedali e va via! Lo sloveno se ne va lasciando a 10” Vingegaard, 60 metri di distanza tra i due. Evenepoel a 1:29 in crisi. A -3,1 km 30” ormai di ritardo per Vingegaard. Pogacar s’invola verso la vittoria, lasciando un altro 1:12 di ritardo a Vingegaard. Evenepoel perde altri 2:51.