11ª tappa Tour: Volata finale, al fotofinish vittoria di Vingegaard!

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211 km con 4167m di dislivello ed altitudine massima di 1588m, con pendenza massima del 14%, 6 GPM e 1 Traguardo Volante, abbuoni di 10, 6 e 4 secondi. Una frazione adatta sulla carta per le fughe ma chissà che non sia anche un’occasione per gli uomini di classifica al fine di darsi battaglia. Non ha preso il via oggi Tim Declercq che lascia la corsa dopo qualche giorno di malattia. Intanto problema meccanico per Jan Tratnik, il gruppo dovrà aspettarlo per dare il via alla gara, ma rientra subito. Una prima fuga con molti corridori che viene annullata quando mancano 187,6 km al traguardo, Goossens è affiancato dall’auto del medico. A -166,9 altri due provano ad allungare, ancora Carapaz insieme a Rodriguez. Guadagnano 10” ma in due è veramente difficile che arrivino all’arrivo, mentre continuano a scattare in gruppo. a -156 km il gruppo è ormai anche su questi attaccanti, ma a -154,1 si uniscono ai fuggitivi altri 5 corridori, il gruppo tenta di chiudere i 13” di distacco, a -152,3 arriva la notizia del ritiro di Renard e Izaguirre, mentre in tre si sono portati sugli 8 al comando, a -150,4 km altri tre ad inseguire, 18” ora per i battistrada che sono ora in 12, prova ad allungare anche Bardet a -147 km, ma la UAE sta vigilando e questa azione non riesce. Turgis accelera per i punti del traguardo volante, che attraversa infatti per primo. Problema meccanico a -143,6 km per Gall in gruppo. Anche Lazkano rientra sui battistrada dopo il passaggio al Traguardo volante. Rilancia la sua azione Carapaz con a ruota Vercher, 13” sul gruppo, mentre a -131,8 km si staccano altri corridori che faticano. Ripresi dagli altri fuggitivi i due in testa, ed al GPM passa per primo Lazkano, con il gruppo spezzato in più parti e la UAE che non molla. Inizia il secondo GPM a -124,8, gruppo a 33” appena 800 metri dopo, e Romain Bardet fora la ruota, che sfortuna! A - 122,7 km gruppo selezionato, con solo una settantina di corridori, con un ritardo ormai di 1:00, ed è con questo ritardo che si decidono a contrattaccare in due, seguiti da altri tre. Al GPM transita per primo Carapaz, ed a 38” dalla testa si sono attestati i 5 contrattaccanti, col gruppo a 1:37. Ma Zingle che era nei contrattaccanti cede, e resta indietro. A -109,3 km i contrattaccanti rientrano sui battistrada ed il gruppo è a 2:09. Si mette la UAE a tirare a -101,9 km quando il distacco è aumentato a 2:30, Nils Politt in testa al gruppo. Goossens a -98,5 km, di nuovo assistito dall’auto medica, evidentemente dopo la caduta ha ancora problemi. Gruppo che a -96,7 lima il vantaggio della fuga ora composta da 10 uomini, che scende a 1:44. Guadagnano i fuggitivi a -53,4 km arrivando a 1:52. I velocisti si staccano, gruppo maglia verde a 3:18. Si comincia a salire nel GPM di 2ª categoria e cade in gruppo in curva a -45,7 km, Vout van Aert senza coinvolgere nessun altro. Si rialza ma deve aspettare di sistemare la bicicletta, gruppo ormai a 49” dai battistrada. La UAE in testa al gruppo con la maglia gialla, che probabilmente vorrà dare un altro colpo agli avversari. Intanto a -42,8 km, questo gruppo tirato dalla UAE sta riprendendo ad uno ad uno tutti i componenti della seconda fuga di giornata. Healy nel frattempo si è avanzato su Carapaz che è a 17” ed in testa sono rimasti in due, Healy e Lazkano. Gruppo a 1:00 a -35,9 km mentre Bardet, staccatosi dal gruppo, è a 4:12 e il gruppo con la maglia a pois a 7:56. Fuggitivi a 30” a -34 km. I big stanno pensando sicuramente a qualcosa in ottica classifica, mentre davanti al gruppo son rimasti solo in tre. Si sposta Sivakov che ha finito il suo lavoro per la UAE, entra in azione Adam Yates, Ayuso ha tirato per pochissimo ma non ce la fa. Carapaz ripreso e staccato a -32,8 km. 10” ormai per i fuggitivi. Anche Egan Bernal si stacca. Rimane solo Healy da riprendere a -32,3 km, 26 metri per lui. Ciccone è ancora coi migliori. Gruppo dei migliori compatto, Healy ripreso a -31,9 km. In 10 rimasti nel gruppo. Parte Pogacar a -31,6 km, non risponde Vingegaard, nemmeno gli altri, Evenepoel vittima di questo attacco, come Roglic e Vingegaard. A inseguire la maglia gialla Vingegaard, mentre Roglic non ce la fa, Pogacar in vantaggio già di 10” nei confronti di Vingegaard che ha fatto una progressione e non riesce a riprenderlo. Maglia gialla che rilancia l’azione anche in discesa, continuando a guadagnare. Roglic e Vingegaard insieme a inseguire, Evenepoel che perde anche in discesa. Di nuovo in salita e Pogacar a -18,3 km ha un vantaggio di 34” rispetto a Vingegaard e Roglic, mentre Evenepoel sembra in difficoltà. Nel gruppo più indietro Almeyda si stacca e Ciccone e rimane con il gruppetto. Roglic si stacca a -17,1 km, Vingegaard lo supera e punta a riprendere Pogacar che ora appare più stanco e ora ha solo 18” di vantaggio. S -24,7 km Vingegaard riprende Pogacar, fanno la volata per gli abbuoni, maglia gialla che prende 8 secondi di abbuoni, a seguire 5. Ne avanzano solo 2, presi da Evenepoel con al seguito Roglic. I due battistrada sono di lusso, e si giocano il tour. -9,7 km al termine. I duellanti sono incollati, ad inseguire Evenepoel e Roglic. Si danno cambi regolari, ma sarà volata. A -2,5 km la discesa breve ma tecnica, gli inseguitori a 30”. Salto di catena o caduta già ripartito. Ultimo km, finita la discesa! Parte la volata agli ultimi 150 metri, anticipa Vingegaard, risponde Pogacar che lo affianca, la vittoria è al fotofinish, ed è di Jonas Vingegaard!!!