Report della 37ª Maratona delle Dolomiti

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  Il 7 Luglio, 2024, il tema che ha unito più di 8000 appassionati di ciclismo i quali partecipano alla maratona, è stato il cambiamento, il concetto di “Mutatio”, per celebrare la vita dell’uomo, in continuo divenire. Un’occasione anche per riflettere sui costanti mutamenti della società ma anche della natura, questi ultimi causati spesso dall’azione dell’uomo. Saranno circa 8000 i partecipanti in questa gara ciclistica amatoriale, la cui importanza non risiede quindi nella ufficialità della gara, ma invece nei messaggi che anno per anno, questa manifestazione vuole lanciare. Siamo nelle dolomiti e ci avviciniamo al centenario in cui il ciclismo per la prima volta entrò in queste terre, nel 1937 infatti cominciarono, le biciclette, ad essere protagoniste con questi splendidi scenari. Un altro tema di questa iniziativa è la sostenibilità ambientale, per cui anche le automobili che seguiranno e precederanno la corsa saranno elettriche. 

  In questa gara i temi saranno più importanti degli eventuali piazzamenti, son tutti presenti soprattutto per il messaggio che c’è dietro, e per il grande amore verso la bicicletta. 138 km con 4230metri di dislivello, salite importanti per ciclisti che, lo ricordo, sono amatoriali. Una giornata di festa accompagnata anche dalla musica, alla partenza il dj Max Niccolai, poi un gruppo che suona con strumenti assemblati con materiali di recupero, i corni delle Alpi, i campanacci delle mucche ed il racconto della scuola d’arte della zona, che forma gli studenti all’artigianato artistico. C’è spazio in questa mattina, anche per il progetto “Obiettivo tre” che aiuta i ragazzi con disabilità ad affrontare i propri limiti e superarli. “Obiettivo 3” sarà anche presente ai giochi paralimpici ed è stata ideata da Alex Zanardi. In corsa, essendo una gara amatoriale, si potrà scegliere se terminare il percorso breve, quello medio o arrivare alla fine scegliendo la maratona vera e propria, c’è sia chi corre per vincere, e chi invece per ammirare la bellezza intorno, uomini e donne insieme, a pedalare insieme. Anche questo è un bel messaggio, nel giorno in cui comincerà anche il Giro d’Italia Women purtroppo ancora oggi, solo il 12% dei partecipanti è donna. Insieme a loro in gara anche i ragazzi di obiettivo 3, con diversi tipi di disabilità, perché lo sport deve essere anche inclusione. Altro messaggio importante, all’indomani della tragica morte del ciclista André Drege, la sicurezza in gara, specialmente nelle discese, anche in virtù del fatto che molti degli amatori in gara devono evitare di rischiare troppo, non avendo magari l’esperienza per rischiare troppo. Sono presenti in gara oggi anche Colbrelli, Indurain, Aru, Chechi. Ci sono sei punti di ristori, grazie ai volontari. 

  Dopo 54 minuti c’è un gruppetto di 6,7 corridori uomini, che si sono sganciati dagli altri e stanno già scollinando la seconda volta, alcuni di loro faranno il percorso medio ma altri sono favoriti per il lungo. Per le donne Laura Simanc in testa, fa gara solitaria insieme ai compagni di squadra uomini ed è in prossimità del secondo scollinamento. Sul passo Pordoi suonano i corni delle Alpi, mentre la testa della corsa a 1:16:59 arriva al passo Sella dove vengono suonati i campanacci delle mucche. In gara intanto le donne stanno arrivando in cima al Sella mentre gli uomini stanno arrivando in Val Gardena. Dopo 1:48:35 comincia a piovere sulla corsa, 8 uomini al comando decidono di proseguire la gara rispetto al percorso meno difficile tra tutti. Dopo 1:57:31 la testa della corsa degli uomini sta salendo verso il Giau, mentre dopo 2:17:35 abbiamo già il corridore che ha tagliato il traguardo per primo nel percorso breve, quello classico: Thomas Hintner. Non è detto sia il vincitore perché qualcuno partito dopo potrebbe avere un tempo migliore ma la soddisfazione di arrivare per primo nel percorso di casa non si batte. Segue la corsa anche la macchina dei meccanici elettrica, e le forze dell’ordine che garantiscono la sicurezza. I corridori intanto vanno, gli uomini al comando dopo 2:45:03 sono al Giau e stanno cominciando la salita, rimangono per loro 41,5 km da percorrere. A metà del Giau sono rimasti in 4 al comando, mentre i due che faranno il percorso medio sono al comando per il loro percorso. Dopo 3 ore e 16 sono rimasti in due al comando che dovrebbero fare il percorso maratona ed uno solo al comando nel percorso medio. Al percorso medio arriva in prima posizione con 3 minuti di vantaggio Stefan Kirchmair, questo si, un traguardo che decreta il vincitore. Con 3:25:28 arriva anche il 2° del percorso medio Stefano Stagni e 3° R. Zanrossi dopo qualche minuto. Ora l’attenzione sul percorso lungo, accompagnati dalla musica delle fisarmoniche. Negli uomini al comando del percorso lungo, si stacca uno dei tre, e dunque rimangono in due al comando, quando siamo a ridosso (ma non troppo) dal passo Valparola. David Mayo e Giuseppe Orlando si giocano la vittoria del percorso lungo maratona, ormai hanno distaccato tutti gli “avversari”. Intanto Giulia Medri arriva prima al percorso medio, alle 10:44 arriva anche la seconda del percorso medio, scortata da Fabio Aru e Miguel Indurain, che hanno anche loro optato per il percorso medio. A 4:31.25 arriva a vincere la maratona uomini Giuseppe Orlando, in volata con David Mayo. Terzo in questa classifica Tommaso Elettrico. Tra i partecipanti persino una donna fortissima che ha affrontato il percorso breve all’età di 80 anni! L’uomo meno giovane è invece Domenico Richichi di 85 anni! Ed anche Laura Simanc completa e vince il percorso Maratona dopo 5:30:36!