D'accordo che era un girone di ferro,
forse il piu' tosto di questo europeo.
D'accordo che ogni partita bisogna dare tutto,
ma la realtà e' che siamo agli ottavi dopo una gara interminabile
e con due miracoli nell' arco di quasi cento minuti.
La Nazionale ha approcciato la gara a mio avviso,
accontentandosi del punto.
La prima frazione si chiude a reti bianche,
mentre nella seconda frazione si intuisce che ci sarebbe stato da soffrire fino all' ultimo,
e così e' stato.
Al minuto 55 un ingenuità colossale di Frattesi,
che allargando il braccio in piena area,
costringe il direttore di gara ad andare al VAR.
Penalty concesso alla Croazia,
ma Modiric si fa ipnotizzare da Gigione Donnarumma,
che si conferma un parar rigori come pochi attualmente.
Neanche il tempo di gioire che sempre Modric su l'ennesimo miracolo del portierone Azzurro trova il Tap in vincente e porta avanti la Croazia.
Il fraseggio degli Azzurri e' prevedibile e scontato,
sale la tensione e si rischia il ripescaggio,
poi allo scadere dell' ottavo minuto di recupero,
la magia di Zaccagni,
alla prima rete in Azzurro,
che con un destro a giro porta in trionfo Spalletti e compagni.
La Croazia dopo la rete del vantaggio ha giocato sostanzialmente nella propria trequarti,
difendendo bene la propria porta e la propria area di rigore,
costringendo gli azzurri sugli esterni e a continui tiri dalla bandierina.
Il goal era inaspettato,
gia' si sperava nel ripescaggio,
poi e' arrivata la rete della liberazione.
Ci giochiamo l'ottavo di finale contro la Svizzera,
una Nazionale che definirla abbordabile mi pare parecchio azzardato,
ma l'importante era passare il turno,
e come diceva quello,
"ogni tanto il signore per fare i miracoli ha bisogno degli uomini".
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