174,1 km, 2664m di dislivello, altitudine massima 1419m con pendenza massima di 11,7% 3 GPM e
1 Traguardo volante. Ci siamo: il primo degli ultimi tre tapponi di montagna con salite dure è
arrivato. Ci sarà da capire la condizione di quasi tutto il gruppo viste la caduta di ieri, perché nella
notte qualcuno potrebbe aver non riposato bene o avere strascichi pesanti in termini di ferite o
dolori. Infatti a ritirarsi dopo essere finiti sull’asfalto già ieri, sono ben 8 corridori senza contare
quelli che non hanno preso il via stamattina, tra i nomi più conosciuti, ci sono Sweeny, Ayuso,
Gradek. Alle 12:57 la corsa ha preso il via dopo il km 0 e già si forma una fuga composta da
Magnus Cort Nielsen, Romain Grégoire, Thibault Guernalec, Arjen Livyns, Mason Hollyman ed
infine Alessandro Fancellu, i quali sembrano avere il benestare di un gruppo che dopo la caduta di
ieri si muove molto cautamente.
A -170,5, la Decathlon Ag2r nel gruppo è l’unica squadra che
reagisce a questa fuga, anche se non subito, e si mette in testa al gruppo, mentre i battistrada
hanno 15 secondi di vantaggio. Ancora movimenti a -166,2 km, quando cercano di evadere dal
gruppo altri corridori, altra azione che non vede una reazione immediata, al contrario i ritmi si
tranquillizzano, anche se la EF si aggiunge nell’azione del gruppo. a -152,3 ormai si capisce che la
fuga è andata in porto, con 2:40 di vantaggio, mentre dietro van Wilder fa fatica a tenere le ruote
e si stacca affiancandosi alla propria ammiraglia. I sei al comando raggiungono rapidamente il
margine di 3:05, con un gruppo che a -142,4 km lascia fare anche se controlla ancora la corsa. Al
primo GPM passa per primo Guernalec. A -134,3 il gruppo è rallentato anche a causa dei tanti
corridori che chiedono l’assistenza alle proprie ammiraglie, per poi riguadagnare le loro posizioni,
a -126,1 km il vantaggio dei coraggiosi di giornata è ormai a 4:35, anche grazie a questi
rallentamenti. A -121,1 km il gruppo si sveglia accorgendosi che i fuggitivi hanno preso 5 minuti di
vantaggio, e le squadre a collaborare adesso sono di più, mentre a -112,8 km c’è un problema
meccanico per Barguil della Dsm, che quindi in questa fase concitata faticherà per rientrare, a -
90,8 km il ritardo del gruppo cresce ancora, arrivando a 5:45, con entrambi i gruppi che viaggiano
alla stessa velocità, alle 15:06 arriva la notizia del ritiro di Andreas Kron della Lotto Dstny, intanto a
-68,9 km, al traguardo volante passa per primo Magnus Cort. A -54,7 km Van Wilder nuovamente
in difficoltà in coda al gruppo quando si appresta ad affrontare la seconda ascesa di giornata
mentre la Lidl trek a -48,5 km si mette in testa al gruppo, facendo però selezione, perdono
contatto Wright e Sénéchal, questa azione riporta il gruppo ad avere solo 4:25 di ritardo a -47,6
km. Al GPM passa per primo Guernalec e nello scollinamento in discesa a -41,6 km, caduta di
Hollyman e Livyns che andavano troppo forte. Ripartiti immediatamente, sono a 45” dai compagni
di fuga.
A -30,3 km la macchina dell’organizzazione e la moto che precede la gara sbagliano
clamorosamente strada facendola sbagliare anche ai fuggitivi! Dopo un dietrofront sono tornati
sulla strada giusta.
Guernalec ha preso qualche metro di vantaggio a -28,6 km rispetto agli altri attaccanti, essendo il
primo ad essersi accorto dell’errore, si rialza per farsi raggiungere dai compagni di fuga, mentre
Hollyman viene ripreso dal gruppo a -27,8 km. In tutto questo il gruppo recupera ancora e ora si
trova a 2:40 rispetto ai battistrada.
A -19,9 comincia la salita finale, durissima con un GPM di 1° categoria come traguardo.
A -11,8 comincia la bagarre per prendere le prime posizioni all’inizio dell’ultima salita per il
gruppo, mentre i 5 fuggitivi rimasti, ormai hanno solo 1:42 di vantaggio, anche per colpa
dell’errore dell’organizzazione di gara. A -10,2 km Grégoire e Magnus Cort prendono margine
rispetto agli altri fuggitivi e fanno selezione con un ritmo per gli altri insostenibile. A -9,5 km si
stacca Geoghehan Hart, in difficoltà. Davanti a -9,2 km Grégoire prende il largo rispetto a Magnus
Cort, per cercare un successo in solitaria. A -8,4 km si stacca anche Kuss dal gruppo le salite oggi
fanno veramente male, mentre il forcing della Ineos, ora a tirare, consente di riprendere quasi
tutti i fuggitivi a -8,2 km per ora tranne i due più avanzati che si erano allungati prima. A -6,1 km si
staccano anche Lorenzo Fortunato e Armirail. A -5,2 km Grégoire allunga ancora di più su Magnus
Cort, ma probabilmente perderà la possibilità di vincere la tappa per via dell’errore
dell’organizzazione di gara, che gli ha fatto perdere un minuto e più. In gruppo si muove De Plus,
una tattica per costringere Evenepoel a far lavorare le loro squadre per ricucire, ma si muoverà
solo se partisse Roglic. Problemi di sangue dal naso che esce, per Grégoire, che viene ripreso da
Vlasov e De Plus che son coloro che si erano allungati poco fa e che formano una nuova fuga che
ha solo 15 secondi di vantaggio dal gruppo, mentre Buitrago si stacca dal gruppo. a -3,4 km
Ciccone cambia il ritmo ed attacca con Roglic alla sua ruota mentre Evenepoel per non andare
fuori giri sale nel suo passo.
De Plus e Vlasov attenderanno ora i loro capitani. Evenepoel in
difficoltà, a -2,4 km si sfila ma resta sulle ruote del gruppetto rimasto. Parte Roglic da solo e
Ciccone lo raggiunge a -1,9 km. Vlasov e de Plus raggiunti dagli altri contrattaccanti, tra cui Ciccone
e Roglic. Vanno via in tre, Vlasov e Roglic a ruota con Ciccone a seguirli, un ritmo che gli altri non
riescono a reggere a -1,2km. A -531m Evenepoel prende un altro ritmo e parte da solo
all’inseguimento, mentre Vlasov sta scortando Roglic, che parte per la volata molto lungo, Ciccone
lo segue ma non riesce a rispondere alla folle velocità di un Roglic che vince di prepotenza, dopo
essere caduto ieri, la tappa e si prende la maglia gialla di leader della classifica!