Durante la recente gara di National League contro il Brasile, Paola Egonu ha nuovamente dimostrato il suo valore ineguagliabile nel mondo della pallavolo, mettendo a segno una schiacciata da record con una diagonale alla velocità impressionante di 116 km/h. Questo nuovo primato, che supera il suo precedente record di 112 km/h stabilito nel 2022, conferma Egonu come una delle pallavoliste più potenti e temibili al mondo. Ma non è solo la sua velocità in campo a far parlare di lei. Egonu, super atleta indiscussa, sembra avere una velocità simile anche quando si tratta di reagire alle critiche, non sempre in modo positivo. Dopo la delusione per la semifinale persa contro il Brasile nel 2022, la giocatrice è stata vittima di attacchi razzisti sui social media, che l'hanno portata a dichiarare, in un momento di frustrazione, che avrebbe lasciato la nazionale italiana. Questo sfogo è stato catturato in un video diventato rapidamente virale, provocando una vasta eco mediatica e sollevando importanti discussioni sul razzismo nello sport italiano?.
Egonu ha poi chiarito che non intendeva ritirarsi, ma aveva bisogno di una pausa a causa del peso insostenibile dei commenti negativi ricevuti. La pallavolista ha spesso lamentato come, nonostante i suoi successi, venga costantemente messa in discussione la sua italianità e il suo diritto di rappresentare il Paese, un trattamento che non viene riservato alle sue colleghe bianche?.
La sua acredine, se così vogliamo chiamarla, è comprensibile alla luce delle continue pressioni e degli insulti razzisti che deve affrontare. Tuttavia, questa tendenza a reagire con tanta velocità e intensità alle critiche può talvolta offuscare i suoi meriti sportivi e creare divisioni inutili. Egonu è senza dubbio una delle atlete più talentuose della sua generazione, e sarebbe auspicabile che potesse concentrarsi esclusivamente sul campo, lasciando che siano le sue straordinarie prestazioni a parlare per lei. Paola Egonu rappresenta un esempio luminoso di talento e determinazione, ma il suo cammino è reso più difficile da una società che ancora fatica a riconoscere e valorizzare pienamente le differenze. Speriamo che il futuro riservi meno polemiche e più applausi per questa incredibile atleta.
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