Tappa 20 del Giro d'Italia - lo show di Pogacar- Classifica ormai cristallizzata

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  Dunque prende il via col primo colpo di pedale l’ultima tappa di questo giro d’Italia, sosta prima del km 0 per Pogacar che raddrizza il manubrio, prende quindi il via la corsa, a -183km, con partenza a tutta, con qualcuno che sicuramente tenterà la fuga. Dopo un primo tentativo di Pellizzari, un primo coraggioso drappello di corridori tentano di evadere e prendono 15 secondi a -172,7 km, a -165,1 km anche Pietrobon cerca di evadere dal gruppo che però è allungato, intanto 25 secondi di vantaggio a -162,3 km per Lorenzo Germani con Davide Ballerini, attaccanti di giornata, rispetto alla carovana. Non vanno a tutta perché al Ca’ del poggio ci sarà un muro di difficoltà estrema.

  Intanto c’è un gruppetto che è riuscito a evadere dal gruppo e che cerca di raggiungere i due fuggitivi, che ora, a -154,7 km affrontano Ca del Poggio, un muro che è terreno fertile per gli inseguitori, nei quali c’è anche Vendrame, vincitore di tappa di ieri. Contrattaccanti che hanno 18 secondi rispetto al gruppo, mentre i battistrada hanno già 1:10 di vantaggio dal gruppo e 31 secondi rispetto ai contrattaccanti, tra cui anche Pietrobon, Conci e Tonelli che a -153,4 km ormai vedono i due davanti. In coda al gruppo, qualcuno col piede a terra per la troppa gente a bordo strada. A fare l’andatura la UAE, Pogacar dunque vuole fare la sua corsa. A -135,3 km ormai gli inseguitori si sono riuniti ai fuggitivi della prima ora, col gruppo a 4:05, formando un drappello di 8 corridori. A -117,2 km Pogacar va all’ammiraglia per alleggerirsi, come altri nel gruppo A -108,7 lo sprint di Possagno dove transita per primo Ballerini, che poi riceve l’assistenza dell’ammiraglia per far oliare la catena e il cambio A -95,3 km i fuggitivi hanno già cominciato la prima ascesa al monte Grappa, e già questa fuga si sfilaccia, con alcuni corridori che si staccano: Theuns Germani e Ballerini e Pietrobon, ma non solo i soli. Anche Vendrame sembra staccarsi a -94,6 km. 

  Rimangono alla testa della corsa in tre. A -89,3 km Vendrame e Tonelli si ricongiungono ai tre di testa, mentre il gruppo riacciuffa Pietrobon, gruppo che ora ha 3:24 minuti di ritardo A -87,8 i fuggitivi sono ora 6. Gruppo che riduce il ritardo a 2:55, Nicola Conci che si era attardato, sta raggiungendo gli attaccanti. A -80,6 km Pellizzari prende il largo nella salita durissima, riprende Conci e cerca di raggiungere i fuggitivi, Zana non è lontano, è tra le ammiraglie. Pellizzari intanto a -79,5 riprende Vendrame ed è a soli 45 secondi rispetto ai battistrada. Ed ecco che Pellizzari li raggiunge e supera vincendo il gpm dopo pochi metri a -77,9 km, dunque essendosi staccato all’inizio della salita Steinhauser, abbiamo già il primo verdetto: Pellizzari sarà 2° nella classifica degli scalatori e quindi nell’ultima tappa indosserà la maglia azzurra A – 68,6 km quel che rimane del gruppo con i big della generale, sono ormai a 47 secondi rispetto al battistrada a cui si riunisce Sanchez a -68,3 km, con Tonelli che sta per raggiungerli, con Janssen a 30 secondi. Vendrame poco più dietro, discesa che finisce con lo strappo di Pianaro. Zana ancora in mezzo alle ammiraglie ma resiste. Ritardo del gruppo che aumenta ancora a 1:45 mentre viene ripreso Vendrame. Tonelli che raggiunge i battistrada a -63,9 km per mettersi al servizio del suo compagno Pellizzari A -49 km traguardo Intergiro dove passa davanti Tonelli che avrà il numero verde domani nell’ultima tappa. Tonelli che dopo l’Intergiro si stacca lasciando Sanchez e Pellizzari soli al comando. A -48 km. Cominciata la seconda ascesa verso il Grappa con Lorenzo Fortunato che si stacca di qualche metro A -45,2 km Pellizzari stacca Sanchez ora a 40 secondi e rimane solo al comando, con il gruppo a 2:33 In gruppo Piganzoli, Fortunato e Pozzovivo (al suo ultimo Giro) si staccano a -44,7 km, poco dopo si staccano anche A. Paret Peintre e un altro compagno, entrambi nella squadra di ‘O Connor al quale rimane V. Paret Peintre Sanchez ripreso dal gruppo a -43,2 km A -41,5 km Pogacar parla coi compagni, e gli si affianca, se vuole vincere la tappa si dovrà muovere a breve. Gruppo in ritardo di 1:52 rispetto a un Pellizzari ancora molto agile nella sua pedalata Si stacca a -40,5 Bardet, ora 7° nella generale, gruppo maglia rosa in 14 unità A -39,4 km Pellizzari prova a cambiare passo perché informato dell’aumento di ritmo del gruppo della maglia rosa, dal quale si son staccati Fortunato, Bardet e Zana che erano nei primi 12 della generale A -37,2 km ora Majka a tirare per Pogacar, si sta preparando l’attacco, si stacca Novak ed anche Geschke, a -36,9 km 1:10 del gruppo da Pellizzari A -36,8 perdono contatto Thomas e Aresman, Thomas che cerca di recuperare e si stacca anche ‘O Connor, mentre Tiberi è attaccato a Pogacar insieme a Martinez, in tutto questo Pellizzari perde ancora, quando mancano 36,2 km, a 49 secondi. Parte Pogacar a -36 km con uno scatto vero e proprio e fa il vuoto in 15 secondi, Tiberi si mette in testa agli altri per migliorare la sua classifica generale A -35,6 Pogacar già a 100 metri da Pellizzari che ormai ha un’azione pesante, sta pagando lo sforzo, maglia rosa che lo supera a -35,3 km mentre dietro Martinez sembra consolidare il 2° posto Pellizzari che cerca di tenere la ruota dello sloveno, mentre Martinez Tiberi e Rubio sono ora diretti inseguitori Pogacar che lascia indietro Pellizzari a -34,4 km. Lo sloveno corre sulla salita volando, ormai irraggiungibile A -30,7 km secondo passaggio al GPM del monte Grappa che vede transitare in testa la maglia rosa, con Pellizzari a 1:35, il gruppo Martinez a 1:44, ed il gruppo Thomas a 1:54 per poi scollinare Un disegno delle curve perfette quello dello sloveno, mentre in discesa Tiberi si avvantaggia su Martinez continuando a pedalare anche in discesa per agguantare il 4° posto, dopo la discesa però lo riprendono quelli del gruppetto Martinez che però viene raggiunto dal gruppo Thomas, Martinez che si allunga per prendere i 2 secondi di abbuono dello sprint Passerella finale per Pogacar che rilancia anche in discesa, ormai ha lasciato gli immediati inseguitori dietro di 2:06 quando mancano meno di 10 km all’arrivo, inseguitori che si son riuniti insieme a -5,7km, facendo sfumare il sogno del 4° posto per Tiberi che rimane 5°, ma è maglia bianca di questo Giro.