159 km dislivello 4200, la nuova cima Coppi, il Passo Sella di 1° categoria, farà gola a chi vuole
attaccare per la prestigiosità che porta passare prima alla cima coppi, appunto.
Avvio in salita per una delle tappe più impegnative di questo Giro, potrebbe partire qualche fuga
fin da subito ma la squadra della maglia rosa e degli altri leaders di classifica potrebbero
controllare la corsa.
Appena partiti, Fiorelli e Marcellusi partono in fuga
A -158,1 perde contatto dal gruppo Bjerg della UAE mentre il gruppo, con un ritmo sostenuto
riprese i due che avevano preso il largo pochi km prima a -157,3 km.
Riparte una fuga quasi subito, 1 km dopo, ma non riesce ad andare via, il gruppo è sempre lì.
Alessandro de Marchi a -154 km ha guadagnato una trentina di metri dal gruppo. 500 metri più
tardi cominciano gli scatti di altri corridori nel tentativo di riuscire a centrare la fuga di giornata, ed
a -153,1 sono ora in tre davanti compreso de marchi, mentre scatta Lopez della Lidl Trek e li sta
raggiungendo a -152,7. Intanto Fiorelli che era stato ripreso, perde contatto dal gruppo insieme a
Tratnik.
Gruppo che torna compatto poco dopo visto il ritmo sostenuto che scoraggia ulteriori tentativi, nel
frattempo i corridori a -151,4 cominciano a mettersi le mantelline per il freddo.
Pellizzari a -151,8 parte, in cima al gruppo tentano di raggiungerlo in vista della Cima coppi,
Pellizzari disputa lo sprint con Quintana, che era sopraggiunto di soppiatto, Pellizzari che arriva per
primo alla cima Coppi e Quintana che non si rialza e sembra aver preso il largo da solo, ed adesso
altri lo raggiungono in discesa, mentre il gruppo si allunga ulteriormente. Quintana raggiunto da
Alaphilippe Pellizzari e Ghezeizabier. Il quale si allunga con l’aiuto della discesa, ulteriormente
seguito e raggiunto da Alaphilippe a -136,1. La discesa fraziona il gruppo ulteriormente in altri tre
tronconi. A -133,4 km sono 5 gli immediati inseguitori a 24 secondii, e dietro il gruppo maglia rosa
a 41 secondi dalla testa della corsa. Quintana e Pellizzari stanno per riportarsi sulle ruote dei due
in testa che agganciano a 132,4 km. A questi a -129,2 km si aggiungono Steinhauser e Frigo. Gli
inseguitori ora sono Sanchez con altri due.
-109,6 km Damiano Caruso e Davide Ballerini si sono aggregati agli attaccanti di giornata a 1:39
rispetto al gruppo mentre gli inseguitori Attila Valter con un altro sono a 21 secondi. A 108,9 anche
gli inseguitori sono rientrati sulla testa della corsa.
A -102,3 km gruppo a 1:12, arriva la notizia del ritiro di Dekker, gli uomini al comando sono 10:
Ballerini, Steinhauser, Frigo, Ghebreigzabhier, Quintana, Alaphilippe, Pellizzari, Caruso, Attila
Valter, Conci. Il gruppo sta controllando, in fuga non ci sono uomini che impensieriscono la UAE.
Il gruppo a -95,5 km, complice la pendenza più dura, sta perdendo ancora rispetto ai corridori in
testa, che lo hanno già superato, e chi si attardava è rientrato.
A tirare ora, due uomini della DSM.
Il freddo può essere un’incognita di questa frazione, e quindi a 92,5 km i corridori si son già muniti
di mantelline e abbigliamento caldo.
A 91,2 km GPM di Rolle, Pellizzari passa per primo scattando ma nessuno lo disputa con lui.
Gruppo ancora a circa un minuto e qualche secondo.
Gli attaccanti di giornata affrontano la discesa, molto tecnica a -88,4 km, il gruppo guadagna
ancora qualche secondo, perché anch’esso si trova in discesa.
A -77,4 il gruppo, che ha preso forte la discesa, recupera e si trova ora a 0:39 rispetto alla fuga, e si
sta spezzando in due tronconi
A -70,1 km un leggero tratto in piano per i fuggitivi, che tra poco affronteranno la salita
nuovamente
A -63,7 inizio della salita e il gruppo vede la fuga, ormai a 20 secondi.
A -62,3 i DSM, con Pogacar a ruota, a tutta, cominciano già a superare i fuggitivi più attardati,
resistono in 7 ma per poco. Fuga annullata nel giro di pochi attimi. A -60,2 perde contatto Filippo
Zana e Rubio, in difficoltà. Nemmeno il tempo di arrivare a - 50 km riparte in fuga Ghebreigzabhier
che passerà per primo al GPM di passo Gobbera a -58,6 km, e lo seguono, a qualche metro, i soliti
fuggitivi
A -55 km Ghebreigzabhier in vantaggio di 28 secondi, raggiunto da Steinhauser dopo 2 km. A fare il
ritmo nel gruppo ora la Ineos.
A -47 km traguardo Intergiro in salita, passa per primo Steinhauser, vantaggio dei battistrada di 40
secondi che si danno cambi regolari e sono in perfetto accordo.
A -43,1 km Frigo riprova a uscire dal gruppo per riportarsi sui due uomini al comando mentre la
DSM torna a tirare in cima al gruppo
A -40,9 km si sono staccano dal gruppo Bais, Pellizzari, Sanchez, Scaroni, Pigazzoli, Vendrame.
Marco Frigo intanto ha 20 metri rispetto al gruppo, verrà ripreso 600 metri più tardi.
A -37,3 tentativi vari di allungo, anche da Geschke, mentre Scaroni rientra in gruppo, e la squadra
di Tiberi, sta controllando la corsa
A -33,7 Steinhauser prende il largo, tira dritto da solo al comando, con Ghebreigzabhier che lo
insegue, gruppo a 1:40, a -32 km il tentativo (di nuovo) di Frigo insieme a Scaroni che cerca punti
per la maglia azzurra
A -31,8 km il primo passaggio sul passo Brocon zona albergo, dove Steinhauser passa in solitaria
Subito dopo il battistrada trova le prime gocce di pioggia
A -16,7 km Frigo insegue da solo mentre Scaroni è stato riassorbito dal gruppo, che viaggia a 2:24
rispetto al battistrada, in discesa la Ineos in cima al gruppo
A -9,5 km il gruppo guidato ora dalla Ineos, fa un ritmo regolare ma non a tutta, il fuggitivo ha 3
minuti di vantaggio, e Frigo è a un minuto. Il battistrada si libera di tutte le cose inutili, per
alleggerirsi il più possibile, negli ultimi 6 km cominciano a perdere contatto anche altri, dal gruppo
maglia rosa, mentre Frigo viene ripreso, con Narvaez che fa un ritmo serrato. A -3,9 km viene
ripreso anche Ghebreigzabhier. A -2,8 km perde contatto ben ‘O Connor rischia di pagare in
termini di posizioni in classifica, a 2,5 km parte Martinez con Pogacar alla sua ruota che poi passa
in testa nel gruppo, perde contatto anche Aresman. Pogacar scatta a -2,1 km. Ultimo km per
Steinhauser con Pogacar a 1:38, troppo lontano per impensierirlo, ma abbastanza forte per
aumentare il vantaggio sugli altri della generale.
Il gran finale con Steinhauser che vince, di forza, e Pogacar che arriva secondo lasciando indietro
gli altri leaders