Sesta tappa del giro d'Italia: Nel ricordo di Weylandt

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  Nel giorno in cui si commemora la scomparsa, il 9 Maggio del 2011, del ciclista Wouter Weylandt, morto purtroppo in seguito a una caduta nelle strade che i corridori hanno affrontato ieri, durante la terza tappa di quel giro d’Italia, oggi la frazione sarà nuovamente impegnativa, tappa di 178,9 km, con dislivello importante di 2198 metri. La prima parte della tappa sarà veloce e pianeggiante, per poi affrontare le asperità di due GPM di 4ª categoria e uno sterrato finale negli ultimi 40 km in cui ci potrebbero essere sorprese in ottica classifica generale e un muro con pendenze fino al 20% prima dell’arrivo. Dopo un primo tentativo di fuga da parte di Piccolo al km 0, che però non può andare via di forza con una planimetria pianeggiante per mezza tappa, continuano scatti e controscatti tentando degli allunghi, ma il gruppo controlla nei primi 17 km. Altri scatti e controscatti con tentativi di fuga andati a vuoto fino a quando a A -101,4 km Ci provano ora Fiorelli Alafilippe e Paret Peintre a quasi 500 metri dal GPM di Volterra, GPM che viene preso da Fiorelli in accordo col gruppo di testa a -100,2 km. Il gruppo non molla ma a -95,3 km i battistrada hanno 18 secondi di vantaggio, altri provano a raggiungerli ma non vengono aspettati visto l’esiguo vantaggio che si riduce a 00:10 a -91km. A -88km Alafilippe si allunga rispetto ai diretti inseguitori che sono una 15ina, per portarsi via solo pochi corridori nella fuga: Sanchez e Groves si quali a -82,5 si aggiungono Trentin Fiorelli e Plapp: il gruppo li lascia fare finalmente infatti hanno preso già 39 secondi di vantaggio. A -78,5km gli uomini al comando parlano tra loro per accordarsi sulle strategie mentre Andrea Vendrame tenta di rientrare sugli uomini al comando che sono a 1:27 rispetto al gruppo, operazione che gli riuscirà a breve. A -76,7 Groves si prende i punti dello sprint con una volata disputata con Filippo Fiorelli. Dopo lo scollinamento, a -72,8 km, il gruppo si attesta a 2:02 rispetto ai battistrada nonostante ora il gruppo si sia allungato, mentre Groves viene ripreso dal gruppo dopo essersi rialzato. A -67km 2:36 Plapp sarebbe al netto degli abbuoni maglia rosa virtuale, con il gruppo a 2:44 di ritardo. Gruppo che rallenta ancora arrivando a 3:00 a -62,5 km. C’è un gruppetto con Jonathan Milan in ritardo di 3:30 che sta rientrando sul gruppo a -57,1 km.

  A -50 km comincia il primo settore di sterrato con la fuga a 3:13 che appena gli uomini al comando comincia ad affrontare, si riduce a 3:05 per continuare a scendere a 2:42 fino a quando anche il gruppo entra nello sterrato con la Ineos in testa e la UAE che segue, con Thomas e Pogacar nelle prime posizioni, anche Ganna con loro. A -45,1km finisce il settore di sterrato per la testa della corsa che, a 2:24 dal gruppo, potrà sperare di recuperare un po’ di vantaggio, ma dopo pochi metri comincerà il secondo settore di sterrato che sarà più ghiaioso e in salita. Ed infatti a -44 km il vantaggio si riduce ulteriormente a 2:07. Al termine del secondo sterrato ci sarà il GPM di Grotti. Plapp si è portato avanti con Alafilippe e Sanchez rispetto agli altri fuggitivi, con gli immediati inseguitori sulle loro tracce. Nel gruppo sta tirando la maglia ciclamino, che però dovrà cedere il posto alla salita avendo però riguadagnato arrivando a 1:43. A -41,4 km Milan e Ganna hanno finito il loro lavoro per tirare il gruppo con un ritmo sostenuto. Caduta a -41 km, per Martinez, terzo in generale. Altri uomini che perdono contatto dietro, mentre gli inseguitori dei battistrada sono a -40km, a 33 secondi, il gruppo a 1:28. A -34,5km Nella discesa il gruppo torna a 1:35 con gli inseguitori a 28 secondi che sono in 4 ora con Vendrame. A -31,5 il vantaggio torna a essere di 2:27, con gli inseguitori che sono a 55 secondi, e Honoré partito da solo che è a 1:42. A -27,4 km c’è il traguardo Intergiro, vinto da Plapp, Honorè è a 45 secondi dagli inseguitori, e si avvicina mentre ha il gruppo a soli 40 secondi. A -17,9 km, comincia il terzo sterrato che sarà in salita, agevole solo nella prima parte con la seconda parte al 20%, a -17,7 km il gruppo è teatro di una caduta tra corridori in cui è convolto Damiano Caruso, il gruppo in questo tratto guadagna rispetto ai battistrada già nello sterrato ed in salita, il gruppo guidato ora dalle Ineos Granadiers, ha ripreso i contrattaccanti ed Honoré, i battistrada sono a 1:40 di vantaggio, che si riducono a -16,1 km a 1:34. Ora il vento sarà contrario e si è creata una prima frattura nel gruppo. A 15,5 km i battistrada passano al traguardo volante senza nemmeno disputarselo, ormai Plapp non ha più margine per puntare alla maglia rosa, quindi punteranno sulla tappa. Gruppo che a -12,7 si avvicina a 1:04. Errore nella curva a -11,3 e Plapp prende il largo sugli altri due con Alaphilippe che lo insegue, mentre Sanchez ha perso lucidità. La strada continua a salire e l’azione di Plapp viene vanificata essendo stato raggiunto. A -5,4 km comincia l’ultima asperità di giornata, ed il gruppo è a 45s tempo che continua a scendere, visto che i battistrada affrontano la salita dura dello strappo. Sanchez e Alaphilippe si avvantaggiano si Plapp che comunque non molla, alla Discesa il gruppo si trova ormai a 19 secondi quando mancano 3 km al termine, i battistrada si guardano ma devono andare a tutta per non essere ripresi, vantaggio che aumenta aa 25 secondi a soli -2,2km. Il finale vede i 3 battistrada a 21 secondi a 1 km al termine, Alaphilippe si è messo in posizione favorevole ma Sanchez spostandosi lo obbliga ad andare avanti, e al traguardo dopo una volata emozionante con AlaPhilippe, Sanchez vince la 6° tappa del Giro d’Italia!