Sfida avvincente ad Acqui Terme: Emozioni e tattiche nella quarta tappa del Giro d'Italia

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  Parte da Acqui Terme, la località preferita da Fausto Coppi per fare i fanghi, la 4° tappa del Giro d’Italia. Altra frazione destinata alle ruote veloci, gli unici punti critici della gara dovrebbero essere il tratto che costeggia il mare, per via del vento e lo scollinamento a 1000 metri, che porterà a una discesa tecnica con molte curve e con asfalto bagnato, che farà prendere freddo ai corridori prima del traguardo. 

  Secondo le previsioni, le squadre dovranno trovarsi nella migliore posizione a 300 metri rispetto all’arrivo perché la volata dovrebbe cominciare li La gara: già al km 0 provano in 3 a fare uno scatto, raggiunti da Filippo Ganna, gli altri tre sono De Bod, Munoz e Calmejane, hanno già preso 15 secondi e dopo un primo momento in cui il gruppo tenta di riprenderli, ora sembrano lasciarli fare. A -179 km, Qualche goccia di pioggia bagna la corsa, con gruppo in fila indiana a inseguire con 1:09 di ritardo, i fuggitivi. a -163,4 km Filippo Ganna rallenta e sembra volersi rialzare, forse il gruppo non lascia andare la fuga lontano per via della sua presenza, dunque gli attaccanti di giornata rimangono in tre già a -161 km ci sono già i trenini delle squadre, una cosa inusuale visto che gli anni scorsi questo tipo di tappe erano anche occasione per chiacchierare e rilassarsi a -155,5km i coraggiosi di giornata guadagnano ancora, arrivando a 2:32 di vantaggio Frazione che prosegue tranquilla, a -148 km, ormai il vantaggio dei battistrada è di 3:12 A -142,3km si avvicina il limite di 4 minuti entro il quale il gruppo deve tenere i fuggitivi se i velocisti vogliono giocarsi la tappa. 

  La strada comincia ad essere bagnata, i corridori sono coperti con le mantelline A 135 km, i fuggitivi hanno superato un tratto in leggera salita ed ora sono in una piccola discesa, hanno un ritmo tranquillo gestendo le forze A -123km, aumenta ancora a 4:57 il vantaggio di Calmejane De Boz e Munoz, intanto foratura per il dorsale 56 e anche Stefano Oldani, entrambi della Cofidis si avvia dopo il cambio bici a ritornare in gruppo A -114,1 i battistrada hanno vantaggio di 5:32, non stanno andando a tutta, ma nemmeno il gruppo lo fa, tra 2,5 km ci sarà lo sprint di Calizzano A -110 km lo sprint di Calizzano non è combattuto, e se lo aggiudica Munoz A - 102,3 c’è la salita di colle del Melogno, il gruppo recupera nella salita quasi un minuto (4:14 di svantaggio) A -100 Gaviria si stacca sulla salita e ha una pedalata legnosa, lui ingobbito sulla bicicletta e un compagno va ad assisterlo per aiutarlo a rientrare A 99,7 i componenti del gruppo sgomitano all’inizio della discesa per essere nelle posizioni migliori A 97,4 km la corsa affronta una fitta nebbia, il gruppo recupera ancora arrivando a soli 3:30 dai fuggitivi e Jakobsen con altri tre, che si è staccato si trova a un minuto dal gruppo A -93,5 km la testa della corsa supera la nebbia e riprende velocità A -85,6 una caduta in cui rimane coinvolto anche Narvaez che ha perso un minuto Ad 81 km alla conclusione, si stabilizza a 3:34 il vantaggio dei tre uomini al comando A -76,4km Narvaez rientra in gruppo A -73,9, Munoz prende il largo per il traguardo intergiro che infatti si aggiudica, sembra in accordo coi compagni mentre il tempo si guasta ulteriormente, e piove sul gruppo A -68km Calmejane si rialza e aspetta il gruppo dopo aver raggiunto il suo obiettivo che era il GPM di giornata, rimangono dunque due i coraggiosi di giornata Attenzione a -67,4 caduta in una curva con asfalto molto bagnato, di diversi corridori tra cui Matteo Trentin, qualcuno ancora a terra e dolorante, l’eritreo coinvolto nella prima caduta, dopo pochi metri cade nuovamente, finirà per ritirarsi A -59,9 km, traguardo volante di Savona dove transita de Bod senza dover disputare una volata, con il gruppo distante 2:32 Uitebrock che era nel gruppo si allunga quando arriva sul traguardo volante per un secondo di abbuono Il resto della corsa è in rettilineo e non dovrebbe riservare particolari sorprese, ovviamente c’è da capire se i due fuggitivi arriveranno al traguardo o se verranno raggiunti e vedremo una volata dei velocisti A 54,4 che mancano al traguardo, vediamo un semplice gesto come togliere dalle mani la mantellina al capitano, da parte di un gregario, un gesto che coglie l’essenza di questo ruolo così prezioso utile ed al contempo umile A -50 km, il gruppo aumenta il ritmo A -45km siamo sul lungomare coi fuggitivi che vanno di comune accordo a 2:04 rispetto al gruppo che dopo le cadute si è pienamente ricompattato A -30,5km il gruppo è a 1:34 e i fuggitivi non hanno ormai alcuna possibilità di arrivare, ci son tre squadre impegnate a tirare il gruppo, un corridore per squadra A -21,5 km si attesta a 1:13 il vantaggio dei battistrada la cui sorte sembra segnata, mentre il vento si è finalmente placato e non dovrebbero esserci problemi per la volata finale.

   A -16,6km si stanno disponendo le squadre in vista della volata finale, cercando di stare davanti in vista dell’imbocco di capo mele che ha un restringimento importante, ed ormai hanno quasi raggiunto i fuggitivi che sono a 44 secondi A -12km il velocista della UAE Molano ha avuto problemi con la bicicletta, e a questo punto visto che non può contare sui compagni che invece proteggono la maglia rosa, dovrà cavarsela da solo e non credo riuscirà a disputare la volata L’ultimo uomo di ogni velocista a questo punto è pronto a tirare la volata per il proprio compagno I due al comando quando mancano 10,8 km, hanno un vantaggio di soli 25 secondi e il gruppo li vede, secondi che si riducono a 10 a 5,8 al termine e Munoz chiede il cambio al compagno di fuga che però non ne ha più I fuggitivi vengono ripresi a 4,9 km, quando manca 1 km a capo mele con De Bod che rilancia l’azione ma rimane ad appena 20 metri avanti rispetto agli altri Filippo Ganna prova l’allungo a 3,9 km al termine, adesso la Tudor deve provare a chiuderlo, Narvaez rimane fermo e la bora cerca di uscire dal gruppo ma non riesce, Ganna ha 6 secondi di vantaggio ma ne ha e il gruppo si allarga per riprendere Pasqualon che cercava di richiudere Ganna comincia la discesa a 1,5 km con 5 secondi di vantaggio, Ganna viene ripreso e comincia la volata che viene vinta da Jhonatan Milan!