GIRO D’ITALIA – 3° TAPPA NOVARA – FOSSANO

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  166 km dislivello di 750 metri, complessivo di 890 metri, tappa sulla carta per velocisti i quali potrebbero arrivare allo sprint, con un solo GPM dopo 57 km a un terzo del percorso, ma attenzione al piccolo strappo di Cherasco verso il finale. Frazione tranquilla per gli uomini di classifica e potrà riservare emozioni alle ruote veloci del gruppo. Si parte da Novara, la stessa Novara che nel 1968 sancì la prima maglia rosa di Eddie Merckx La corsa, con ritmo sostenuto fin dal km 0, si muove compatta, ad eccezione di un corridore della Ineos, forse proprio Pippo Ganna, che si è attardato in coda al gruppo con l’ammiraglia e poi a parlare con Damiano Caruso. 

  Sarà importante infatti, nella giornata di oggi, non solo idratarsi bene ma anche coprirsi. Il vento non è per ora molto forte ma attenzione ai ventagli, dovesse essere laterale, il cielo è molto nuvoloso ma non sembra, per ora minacciare pioggia sulla gara. Primi chilometri che scorrono tranquilli, tra i corridori a -129,5 km c’è chi si sistema la mantellina soltanto ora, approfittando del rallentamento dovuto a un piccolo dislivello, la media finora espressa è stata di 38 km orari. A -125,4 km, Filippo Ganna torna all’ammiraglia per i rifornimenti di borracce, sembra proprio che lui sia il gregario jolly per tutta la squadra, cosa che in qualche modo dispiace ai suoi tifosi, numerosissimi, che vorrebbero vederlo protagonista in un grande giro come leader, o comunque come vincitore di tappa. Ecco che a -116 km partono 4 corridori, tentando una fuga in vista del GPM di giornata, ma il gruppo, accelerando il ritmo non sembra volerli lasciar andare, tenendoli a pochi metri di distanza, ma due di loro, mentre gli altri “soccombono”, riescono a svicolarsi ed a prendere il largo: sono Ballerini e Calmejane, i quali puntano evidentemente a prendere i punti del GPM di 4° categoria, unici presenti in questa frazione. Quando alla “vetta” di Lu e quindi al GPM manca solo 1,5 km, il gruppo, a 1:12 a -108 km, lascerà fare ai due coraggiosi di giornata che si batteranno sicuramente per i punti della maglia azzurra. 

  I quali, sprintano in salita e Calmejane prende i punti assegnati. A -104 km, Ballerini prosegue la sua azione, ora in solitaria, dopo che Calmejane si è lasciato riprendere dal gruppo, e riguadagna, da solo, 1 minuto di vantaggio, fuga che durerà solo fino a quando a - 98,3 km sembra ormai rialzarsi, in attesa che il gruppo lo fagociti, cosa che accade quasi un km dopo, a - 97,8 km. Ritorna dunque unita la corsa, dopo 1 ora e 46 di gara, ed a quasi metà percorso. a 300 metri allo sprint di Masio, parte la volata che è vinta da Jhonatan Milan che è partito molto in anticipo forse rischiando anche qualcosa, se qualche antagonista avesse voluto fare un’azione di rilancio. Lo slancio di questa volata ha portato ad un contropiede che parte con in testa Fiorelli, seguito da altri in tutto sono 23-24. Tuttavia i velocisti presenti in questo gruppetto non avranno interesse a spendere energie a tirare e se non dovesse esserci accordo, per il gruppo riprenderli diventerà facile, se c’è l’interesse a farlo. Alla fine lo comprendono e cercano di collaborare, il gruppo si allunga, segno che evidentemente non tutte le squadre son riuscite a mettere un uomo nella fuga, i fuggitivi intanto, in vantaggio di 1:40 a -80 km, stanno collaborando dandosi il cambio regolare, e Jhonatan Milan non ha compagni che possano tirargli la volata finale, rimanendo isolato. Problema tecnico intanto per Fiorelli, la cui ruota traballa, forse si è rotto un raggio, ma anche se arriva l’ammiraglia lui tiene duro e finisce di affrontare la volata, anche se non c’è storia: Jhonatan Milan vince anche lo sprint per l’intergiro a Montegrosso d’Asti, molto facilmente. A -66 km Fiorelli finalmente cambia, approfittando di uno strappo in salita, la bici e riparte, raggiungendo gli altri. Nel frattempo il gruppo si avvicina, rimanendo ora a meno di un minuto (57 secondi). A -47 km, gli inseguitori ritardatari riescono a rientrare nel gruppo. Ed ormai, a -43,4 il gruppo riprende i fuggitivi, ed ogni squadra si comincia a preparare per tirare la volata ai suoi velocisti, dispiegandosi con i trenini delle squadre ed occupando tutta la sede stradale, anche se mancano ancora molti km e la fatica fatta per ricucire le distanze qualcuno la potrebbe pagare. Ora le sorti di questa tappa dipenderanno dalle energie spese per riprendere i fuggitivi, e dagli ultimi uomini per i velocisti, che al momento giusto dovranno essere piazzati strategicamente davanti. A 4 km di distanza dallo sprint di Cherasco, le squadre dei velocisti sono tutte davanti con i famosi trenini, ma c’è da affrontare uno strappo. Che comincia a 800 metri dal traguardo volante, Tadej Pogacar è nelle posizioni davanti con la sua squadra nonostante non sia un velocista, perché ci sono dei secondi di bonus che evidentemente fanno gola anche se son pochi. Infatti parte lo sloveno per la volata, seguito da Ben Swift, che ha uno spunto più agile e se l’aggiudica. Siamo negli ultimi 19,3 km, ora toccherà alle ruote veloci ed ai loro team. Foratura per Novak della UAE Emirates, che quindi si rende indisponibile per il suo leader almeno fino al suo rientro, che, però non sembra facilissimo. Il gruppo procede velocemente verso l’arrivo, a -13,6 km arriva anche una leggera pioggia sulla corsa che costringe all’uso delle mantelline, e qualcuno a -12km già si stacca per la fatica. Gruppo che nella discesa a 8 km, si allunga perché ci son curve molto tecniche, 5 km alla fine, si viaggia a 50 orari, nonostante una salita, a quasi 3 k dall’arrivo partono Pogacar e Thomas dietro a Honorè partito forse troppo presto, e a -2,2 km parte Pogacar e il resto del gruppo non ce la fa a chiudere, mentre a ruota gli resta Thomas mentre Honorè paga lo sforzo iniziale, a 800 metri parte Pogacar a rilanciare l’azione mentre Jonathan Milan recupera insieme a tutto il gruppo che riprende i due, pagando però lo sforzo essendo partito lungo, ed alla fine Merlier vince la tappa beffando Milan, che arriva 2° per l’ennesima volta, mentre Pogacar mantiene la maglia rosa