Dopo un'attesa di ben 80 giorni, il Napoli ha finalmente riportato una vittoria in casa nel campionato di Serie A. Tuttavia, la partita al Maradona non è stata priva di polemiche e di elementi critici da evidenziare.
L'inizio della gara è stato ritardato di 30 minuti a causa delle condizioni meteo avverse, con il vento che soffiava con forza sullo stadio. Ma anche quando il fischio d'inizio è finalmente suonato, la vittoria dei partenopei non è stata affatto semplice contro un Cagliari ben organizzato da Claudio Ranieri.
Poco più di un'ora di gioco, e Victor Osimhen ha aperto le marcature al 69', solo per vedere il Cagliari pareggiare immediatamente grazie a Leonardo Pavoletti. Il colpo finale è stato messo a segno dal georgiano Khvicha Kvaratskhelia, che ha regalato i tre punti al Napoli.
Il Cagliari, guidato da Ranieri, è rimasto aggressivo e ben posizionato in campo per gran parte della partita.
Tuttavia, c'è un dato che emerge chiaramente: il Cagliari segna quasi esclusivamente su situazioni di palle inattive. La squadra non dispone di calciatori in grado di colpire dalla distanza, di quei tiratori che possono sfruttare le seconde palle o le respinte avversarie al limite dell'area.
Mentre giocatori come Deiola e Nainggolan, con le loro conclusioni dalla distanza, hanno deciso alcune partite in passato, sembra che il Cagliari stia lottando per trovare un vero e proprio tiratore da fuori. Non è accettabile che in Serie A i gol debbano provenire esclusivamente dagli attaccanti. Altre squadre hanno dimostrato che i giocatori con queste caratteristiche possono essere fondamentali per il successo.
Il Cagliari sembra pericoloso solo su palle alte e questa dipendenza da situazioni di palle inattive è palesemente insufficiente per sperare di mantenere la categoria in Serie A. È urgente che la squadra dia una risposta a questa carenza, altrimenti il futuro nel massimo campionato italiano potrebbe essere molto incerto.
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