Datome: dall’esordio in A alla Nba, fino alla passione per i libri

Uno dei volti sportivi sardi più noti nel corso degli ultimi risponde certamente al nome di Gigi Datome. Uno di quei giocatori che si fanno apprezzare fin da subito in qualsiasi squadra, per la sua capacità di diventare un leader carismatico, uno di quelli che appaiono poco sulle copertine, ma che garantisce solidità ed esperienza in modo incredibile.

Anche la Nazionale di coach Gianmarco Pozzecco ha potuto apprezzare in tante occasioni le sue doti non solo cestistiche, ma anche umane e morali. Ci sono tanti appassionati che sono convintissimi che la carriera di Datome avrebbe potuto avere percorso ben più di successo, sia in Nazionale che in Nba. Fino ad arrivare a poter essere presente nella nuova edizione NBA 2K23 e svettare su videogiochi e console che oramai spopolano ovunque e in qualsiasi ambito, a partire dai giochi indie fino ai giochi di sports come Fifa in cui ogni anno appassionati di calcio partecipano a tornei e competizioni. Ovviamente lo sports ha toccato anche altre nicchie, come nel caso delle slots machine oppure delle App per mobile smartphone in cui poter giocare o seguire le new dei campionati di Basket piú famosi al mondo.

Il salto in Nba non è andato come sperato


Se ora capita spesso di vederlo giocare contro la squadra della sua terra, ovvero il Banco di Sardegna Sassari, è interessante capire anche la parabola del buon Gigi. Una decina d’anni in seguito al suo debutto nel massimo campionato italiano, ecco che Datome prova a rincorrere il suo grande sogno, ovvero quello di calcare anche i parquet della Nba. Nel 2013 riesce a coronare questo desiderio e si trasferisce oltreoceano, vestendo la canotta dei Detroit Pistons.

Un’esperienza che, fin dal primo momento, si rivela complicata per numerose ragioni. Sono due le stagioni passate negli Usa, ma per Datome rappresentano una scalata estremamente complessa, soprattutto quando si tratta di gerarchie. Gli spazi per poter dare il proprio contributo ed esprimere il proprio valore sul parquet sono decisamente ridotti all’osso.

A Detroit, tra l’altro, Datome arriva nemmeno in condizioni fisiche ideali, i minuti sono sempre molto limitati, per non dire azzerati. Così, capita di dover affrontare un’esperienza completamente diversa rispetto a quella tanto sognata. Infatti, Datome viene mandato a giocare in D-League, ovvero la divisione di sviluppo della Nba. La proverbiale determinazione dei sardi emerge in tutto e per tutto anche in un’occasione del genere. L’aspetto fisico legato alla sua lunga barba sarà un punto a suo favore nel rapporto con i compagni e l’ultima stagione in Nba la disputa a Boston.

Il ritorno in Europa e le vittorie turche


Il 2015 è l’anno in cui il buon Gigi decide di fare ritorno in Europa, ma non a casa. Infatti, si trasferisce in Turchia, con il Fenerbahce, dove gioca due finali di Eurolega da titolare, portandone a casa una. In Turchia vince una coppa nazionale e due campionati, mentre si guadagna pure un posto in Final Four. Con la maglia del Fener Datome disputa cinque stagioni e se ne va da vera e propria leggenda.

La passione per la lettura


Un aspetto che in pochi, ma basta seguirlo un po’ sui social per capirlo, conoscono di Datome è la sua smisurata passione per i libri. Sul profilo Instagram del cestista sardo, infatti, è molto facile ritrovare tantissimi post in cui racconta dei libri o in cui suggerisce delle letture che ha particolare apprezzato, coniando pure un apposito hashtag. 

Datome non è solo un grande fan di ogni genere di libro, ma si prodiga anche moltissimo nel sociale. Infatti, in più di un’occasione si è mostrato molto attento a sostenere dei progetti riguardanti tematiche sociali decisamente forti, come ad esempio quello per sensibilizzare le persone nei confronti della sindrome di Down, oppure progetti che riguardano la sensibilizzazione sui cambiamenti climatici, sulle vittime di guerra e così via.

Amici olimpionici


Tra i vari allenamenti in maglia Olimpia, Datome trova inevitabilmente anche il tempo di dedicarsi alle amicizie. Così, spesso e volentieri capita di vederlo impegnato in qualche reunion, magari a pranzo, in compagnia di amici piuttosto noti. Tra le persone con cui si frequenta di più troviamo Gianfranco Zola, Gianmarco Tamberi, Gregorio Paltrinieri e Filippo Tortu, il cui nuovo obiettivo è rappresentato dai Mondiali di Budapest.