Sa.Spo. e mondo paralimpico isolano in festa per la medaglia d’oro
conquistata dal sardo di Villanovafranca Mattia Cardia che nel primo
giorno di gare dei Giochi Europei Paralimpici Giovanili conferma il
titolo under 20 della scorsa edizione.
Nella pista finnica di Nastola ingaggia una bellissima sfida sui 100
metri T12 (categoria riservata agli ipovedenti) con il suo compagno di
squadra (nelle Fiamme Azzurre) Niccolò Pirosu, romano ma di chiare
origini sarde. Con un colpo di reni finale riesce a spuntarla per due
centesimi di secondo (12.26) mentre il ceco Marek Kriz, sale sul podio
ma rimane staccato (14.75).
Il presidente Luciano Lisci si congratula con lui: “Di Mattia ammiro
l’impegno, la voglia di migliorarsi ma anche l’umiltà. Mattia è un
ragazzo d’oro che non dimentica mai la sua missione paralimpica.
Infatti oltre ad essere forte in pista, mostra tanta sensibilità
quando deve parlare del nostro movimento che anche grazie a lui è in
continua espansione”.
Subito dopo la gara aveva uno sguardo visibilmente contrariato. Mattia
Cardia non riusciva a gioire per la bellissima vittoria in quanto, a
suo dire, la partenza è da dimenticare.
Quando hai realizzato che comunque Lathi 2019 non la cancellerai mai
dalla mente?
"Ci sono voluti alcuni minuti di riflessione. Pur non essendo
pienamente contento per la partenza sono riuscito ad ottenere comunque
un risultato lusinghiero. Ho fatto registrare un picco alto di
velocità che mi proietta verso il miglioramento del mio personale".
Quando potrebbe avvenire ciò?
"Spero che si avveri molto presto, forse anche più presto di quanto io
pensi. Ma se dicessi Jesolo, la prossima settimana, forse sarei
avventato, anche perché la pista veneta è solitamente molto ventosa.
Si può sfruttare solo quando le condizioni climatiche sono veramente
ideali. Punterei più sui campionati del Mondo Giovanili in Svizzera
(per la seconda volta consecutiva a Nottwil, in Svizzera, dall’1 al 4
agosto 2019).
Quella sarà per me una tappa molto importante.
Quella di venerdì è l’ennesima prova che vestire la maglia dell’Italia
mi porta fortuna ed è sempre un’emozione incredibile e particolare
poter onorare il Tricolore. Penso di aver dato dei segnali tangibili
anche al mio allenatore Stefano Caneo con il quale ho lavorato tanto e
bene. E alla stessa conclusione sono giunti i tecnici della nazionale
che mi hanno visto solo pochi giorni ma si sono resi conto che il
lavoro pregresso era veramente buono.
Non è solo una mia vittoria ma di tutti quelli che mi supportano; in
pista non ci sono io ma in corsia ma altre 10, 50, 100 persone che
corrono con me."
Niccolo Pirosu è stato l’avversario più pericoloso..
"La vittoria è speciale perché con lui condivido la stessa camera e
poi siamo anche compagni di società con le Fiamme Azzurre. Credo che
un finale simile si potrà concretare anche la prossima settimana agli
Italiani in Veneto con l’aggiunta di Augusto Ravasio: e molto
probabilmente daremo vita alla finale più bella di tutti i Campionati
".
Scene da sauna a Chianciano Terme durante i campionati Italiani di
Nuoto FISDIR. I 35 gradi si sono sentiti anche dentro la piscina dove
l’acqua ha raggiunto temperature fastidiose. E il portacolori saspino
Nicola Incani risente parecchio del caldo torrido che condiziona
fortemente le sue prestazioni. Nonostante tutto non sfigura. Nei 100
rana non si è qualificato per la finale però ha realizzato il secondo
tempo di categoria (AM 14).
Nei 200 stile libero realizza il primo tempo di categoria, disputando
anche la finale assoluta dove è terminato all’ottavo posto preceduto
de degli autentici giovani siluri che hanno una decina di anni in meno
di lui. “Come era lui quando aveva 22 – 23 anni” precisa il
responsabile tecnico del Nuoto Sa.Spo. Toni Satta.
Due secondi gli sono stati fatali per il mancato accesso sul podio dei
1500 stile libero, dove può bearsi per un bel quarto posto. Giunge
però primo di categoria (AM 14) e conserva il titolo.
“I risultati di Nicola li definisco parzialmente positivi – conclude
Toni Satta - ma è indubbio che le alte temperature abbiano inciso sul
rendimento globale perché non l’ho mai visto serenissimo. E poi
davanti a lui si sono piazzati avversari che fanno parte del giro
della nazionale”.
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