?Le menzogne uccidono, la burocrazia è un cancro che si annida nella politica sarda. Questo è il grido di dolore di un paziente oncologico di Nuoro che ha voluto denunciare la situazione disperata in cui versa il reparto di oncologia dell'ospedale San Francesco. La sua testimonianza è un atto d'accusa contro una sanità che, anziché curare, sembra arrendersi di fronte all'inerzia politica e amministrativa.
?L'Ospedale San Francesco: una lotta impari
?La narrazione di questo paziente ci porta nel cuore di una lotta impari. Sei anni fa, il reparto di oncologia di Nuoro contava otto medici per curare i malati di cancro. Oggi, ne sono rimasti solo tre, primario incluso. Nello stesso lasso di tempo, il numero dei pazienti è aumentato del 50%, raggiungendo quota mille. I medici sono, dunque, chiamati a compiere un vero e proprio miracolo: un team di tre specialisti deve gestire mille pazienti, erogare circa 400 terapie endovenose e quasi 600 in pastiglie. Se a questo aggiungiamo le assenze per ferie e malattia, il carico di lavoro diventa insostenibile, con uno o al massimo due medici a disposizione per un centinaio di pazienti al giorno.
?Il cancro è più veloce della burocrazia
?L'accusa del paziente non si ferma alla descrizione della situazione drammatica del reparto, ma si dirige verso l'assessore alla Sanità, Bartolazzi. L'uomo denuncia le promesse non mantenute di nuovi concorsi per il centro Sardegna, una zona dove anche ospedali come quelli di Oristano, Macomer, Sorgono e Isili si trovano nella stessa identica situazione. Il paziente è chiaro: il problema non riguarda la politica, ma la sopravvivenza. Le vite umane non possono attendere i tempi lunghi della burocrazia regionale. "Il cancro è più veloce della burocrazia regionale, delle faide interne alla politica, delle accuse reciproche", afferma con forza.
?La Sanità Sarda al collasso
?La testimonianza del paziente di Nuoro è solo l'ultima di una serie di denunce che mettono in luce le criticità del sistema sanitario sardo. Il personale medico e infermieristico è ridotto all'osso, i concorsi sono un miraggio e i reparti ospedalieri sono al collasso. Le menzogne, come sottolinea il paziente, non possono salvare i malati. Serve un'azione concreta e immediata per affrontare l'emergenza sanitaria che sta mettendo a rischio la vita di migliaia di sardi.
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