L'indigestione dei NO Green Pass: basta!

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Dagli inizi del 2020 è iniziata l’era della pandemia Covid 19 ed abbiamo scoperto quanto siamo fragili e vulnerabili, al cospetto di un virus che non conosce ostacoli e non si ferma ai confini di nessuna Nazione. Dalla Cina all’Italia ed inesorabilmente in tutto il mondo abbiamo appreso il significato della parola lookdown, l’uso della mascherina e la chiusura delle attività non indispensabili, fino a dover stare a casa in orari da coprifuoco bellico. Chi non ricorda la gente appollaiata ai balconi di casa con il tricolore esposto orgogliosamente, la musica ed i cantanti improvvisati in una sorta di catarsi liberatoria per esorcizzare un virus sempre più devastante. Contavamo i morti, i malati, i tanti ricoverati in Ospedale ed in rianimazione, abbiamo assistito a cortei di camion militari che trasportavano bare, intere città chiuse e presidiate dalla Polizia, gli elogi ed il grazie a tutti quelli che coraggiosamente operavano nelle strutture ospedaliere e che, spesso, venivano contagiati ed in molti casi morivano. 

  Tutti auspicavamo una cosa soltanto, ovvero un vaccino che ponesse fine a tutto questo. Finalmente, nel gennaio 2021 si apre uno spiraglio beneaugurante, i tanto attesi vaccini cominciano ad essere inoculati alla popolazione e, piano piano, si torna a vivere quasi normalmente, considerato che ad oggi quasi l’80% degli italiani è immunizzata ed è in possesso del green pass che certifica l’avvenuta vaccinazione. Purtroppo una minoranza di irriducibili è incredibilmente contraria al vaccino e contesta le limitazioni imposte a chi non è in possesso del green pass. Costoro imperversano, dalla mattina alla sera e da molti mesi, in tutte le trasmissioni e nei giornali monopolizzando l’informazione che, dando spazio esagerato ai no green pass, trascurano argomenti più utili ed importanti, ad esempio il continuo rincaro della benzina, della corrente elettrica, del gas e di tutti i materiali per l’edilizia che, in molti casi, sono rincarati del 100%. Non sarebbe più opportuno ed utile informare e protestare per queste problematiche che incidono nelle tasche di tutti, anziché perdere tempo a rincorrere le fisime dei NO green pass? 

                                    Giuseppe Bassu