Disagi e proteste

Alghero: appuntamento online con botte alla vetrata - Alle Poste transizione telematica

La pelle degli utenti è sempre più elastica

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  Una cittadina esasperata ci ha scritto per raccontare la propria e altrui frustrazione ogni volta che si reca alle poste centrali di via Carducci. (p.t.)

  “Salve, scrivo per segnalare le condizioni nelle quali versano le poste centrali di Alghero, in via Carducci. Oltre alle file interminabili all’esterno che, d’estate hanno dato non pochi problemi a tutti, a causa delle alte temperature, non è possibile accedervi facilmente nemmeno avendo fatto una semplice prenotazione online. Infatti ormai nell’era del terziario avanzato, un po’ ovunque, è possibile evitare le file prenotando il proprio biglietto all’orario che si desidera. Presentarsi all’orario stabilito ed essere regolarmente serviti. Ad Alghero no. Qui per poter utilizzare, a pieno titolo, la prenotazione fatta anzitempo bisogna colpire le vetrate delle poste manco fossimo dei prigionieri in regime di massima sicurezza. 

 Con lo sguardo stupito degli astanti che continuano a far la fila e devono vedere me o altri che colpiscono le vetrate per essere visti e considerati. Molti non conoscono il servizio di prenotazione e non guardano di buon occhio e a volte criticano aspramente coloro che la utilizzano, non lo comprendono. “Bontà loro”. Oggi ad esempio per poter essere notata dal personale, nonostante battessi le mani sulle vetrate, mi hanno dovuto aiutare delle gentili persone all’interno dell’edificio che hanno segnalato la mia presenza agli addetti postali. Senza il loro intervento non sarei potuta entrare e avrei perso il numero della mia prenotazione. Ma se fosse possibile accedere alle poste sarebbe tutto più semplice. Ognuno attenderebbe il proprio turno. Potremmo farlo anche noi “privilegiati”. 

 È vero siamo in uno stato di emergenza sanitaria ma è anche vero che fare file in piedi sotto il sole, sotto la pioggia, il vento o dover battere le mani alle vetrate dell’edificio non siano misure meno deplorevoli ed emergenziali. Si potrebbe almeno fare una cernita su coloro che possiedono il green pass o meno per aumentare la possibile capienza interna per un ritorno graduale alla normalità. E invece veniamo lasciati fuori a marcire o a battere colpi in attesa che qualcuno esca fuori e dica: “desidera?”. Dopo il caldo estivo è arrivato il ventoso autunno che già pochi giorni fa ha dato prova della sua pericolosità con una violenta tromba d’aria. È possibile che non ci siano veramente altre soluzioni oltre a quella di lasciarci fuori tutti indiscriminatamente?” Lettera firmata