Come si costruisce un "martire della libertà"

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  Da buon algherese tengo molto alla specificità della mia Città, l’unica enclave in Sardegna ed in Italia che custodisce e coltiva da secoli le proprie radici Catalane, non solo linguistiche ma anche culturali ed architettoniche. Per questo ho seguito e seguo con particolare interesse “la questiò” dell’arresto, al suo arrivo ad Alghero, dell’ex Presidente della Catalogna Carles Puigdemont, Parlamentare Europeo e leader del Fronte Indipendentista Catalano, sfuggito all’arresto in Spagna (a differenza di molti suoi compagni finiti in galera) e da anni rifugiato in Belgio, dopo aver promosso ed attuato un referendum separatista. Naturalmente non conosco compiutamente i risvolti legali della vicenda, per cui mi attengo a quanto emerso sugli Organi di informazione, sulle evidenze giudiziarie e sui dati di fatto oggettivi depurati, per quanto possibile, dalle opinioni personali:

  - Il mandato di cattura europeo e la richiesta di estradizione in Spagna esistono e sono operativi, tant’è che la Corte d’Appello di Sassari ha convalidato l’arresto; - la Corte ha rinviato al 4 ottobre la decisione sulla estradizione, senza imporre alcuna misura restrittiva o divieto di allontanamento dal Territorio Nazionale (fatto oltremodo singolare); - vero è che almeno 2 Stati Europei come il Belgio e la Francia hanno evitato di arrestare ed estradare Puigdemont e che la Germania, dopo averlo fatto arrestare, lo ha rilasciato senza ottemperare alla richiesta di estradizione della Spagna; - non si capisce se l’ex Presidente della Catalogna goda o meno della immunità derivategli dalla carica di Parlamentare Europeo, per cui, se così fosse, non avrebbero dovuto e potuto arrestarlo;

  - stante la risonanza internazionale che il caso ha avuto, sopratutto in Spagna, si può ben dire che per il Governo Spagnolo è stato un boomerang di immagine e che, al contrario, la vicenda ha risvegliato antiche e mai sopite pulsioni indipendentiste della Catalogna, elevando a martire della libertà l’on. Carles Puigdemont, di cui non sentivamo parlare da tempo. È indubbio che tutta la vicenda si è trasformata in un gran colpo di teatro e sarebbe interessante sapere (ma non lo sapremo mai) se il “nostro” fosse consapevole che il mandato di cattura europeo era operativo ed in questo caso, mi chiedo, perché mai è venuto ad Alghero, con il rischio di essere estradato in Spagna. Voleva forse immolarsi per la causa?
                                                                       Giuseppe Bassu