È la sassarese Helel Fiori, la “vincitrice” del primo “Anti Slam”
della storia di Sassari, la stravagante “sfida” per la peggiore
poesia, disputata all'interno del terzo appuntamento con “Spoken
wHoRd”, la prima e unica rassegna dei migliori spettacoli dei migliori
poeti e performer delle migliori scene italiane ed internazionali, che
si tiene ogni mese sul palco del The House of Rock Music Club.
Davanti a un numeroso e scatenato pubblico, i partecipanti hanno
espresso i loro lati peggiori cercando di fare “il più schifo
possibile”, sia nel testo, sia nella performance.
Come per il Poetry
Slam, il giudizio era popolare, ma a rincarare la dose era presente
anche una giuria tecnica - con il compito di pronunciarsi di volta in
volta sulle condizioni psicologiche e su quanto infimo fosse il
livello raggiunto dal “poeta” in vari campi - di cui facevano parte:
Stella Farfalla (qualità performance), Veronica Pi (disturbi
psichici), Max Mazzoli (nefandezze artistiche) e Mary Jo Intermontes
Cherchi di Underground Experiment (malgusto look e stile).
Al cornometrista Antonello Mediterrano invece il compito di
interrompere con dei suoni il partecipante quando la “poesia”
diventava eccessivamente insopportabile, anche nel goliardico gioco.
La vincitrice è stata nominata seduta stante - a suon di pallette di
carta tirate dal pubblico per esprimere il proprio disgusto -
“Peggiore poeta d'Italia”, secondo classificato Federico Pinna, terzo
Alessandro Burbank, quarto lo “sfavorito” Alessandro Doro, attuale
campione in carica del Poetry Slam Sardegna.
La gara ha visto
rinnovato l'antico duello tra i “campioni” Carlo “Gatto” Solinas ed
Andrea Doro e “lanciato” gli esordienti Antonietto Patelle e Tomaso
Sommo.
Oltre all'antislam la serata prevedeva l'esibizione del “poeta
aumentato” Alessandro Burbank, per la prima volta in Sardegna con il
suo tour “Finché non trovo un lavoro”, con cui gira la penisola
dall'anno scorso. L'autore veneziano, da 10 anni tra le voci più
dirompenti del Poetry Slam, ha sfoderato un monologo di “poesie
aumentate” e videogiocabili dal vivo, a metà tra viaggio poetico e
racconto goliardico, entrambi affrontati con leggerezza in uno
spettacolo al contempo classico e demenziale, dissacrante ma pieno di
compassione, in cui si riflette, si vede, ma si ride anche molto.
L'ideazione e organizzazione della nuova e originale iniziativa, è a
cura di Sergio Garau e Giovanni Salis, che, insieme ai soci del
circolo ricreativo The Hor, stanno cercando di realizzare uno spazio
di espressione e di ascolto a Sassari, in cui i partecipanti possano
dare voce alla propria creatività e dare attenzione a quella degli
altri, per fare Comunità con la Parola e l'arte in generale.
Oltre a Sassari, Burbank sarà di scena ad Alghero (il 20 gennaio al
ResPublica, a Porto Torres (il 22 gennaio al circolo Via Margutta di
Gigi Pittalis), a Cagliari (il 23 al Jester Club), a Oristano (il 24
all'Arrubiu art gallery café), nuovamente a Sassari (il 25 gennaio al
The Rocky HoR Poetry Slam soundtrack con ospite speciale il noto
cantautore e polistrumentista Marco Parente) e infine a Orani (il 26
al Museo Nivola con ospite speciale Marco Parente) dove concluderà
questo intenso tour sardo.