"Dalle radici al cielo" al Nuraghe Arubiu

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  La tradizione culturale della Sardegna, antica di millenni, rivive attraverso le parole. In particolare il valore dell’oralità, risuonerà nella voce di intellettuali provenienti dall’intera penisola che hanno deciso di riunirsi nel nuraghe di Arubiu, sabato 27 agosto, a partire dalle 20,30. Non si tratterà solo di poeti, ma anche di artisti ed esperti che daranno il loro contributo immedesimandosi, usando tanto il canto quanto il corpo per dare vita a un momento di condivisione e confronto sui temi della natura, dell’ancestrale e dell’immaginario collettivo più selvaggio.

   Riuscire a organizzare l’evento all’interno di un luogo simile, simbolo tangibile di quello che l’isola è stata nei secoli, è merito dell’Associazione “Il Grimorio delle Arti” e della direzione artistica della scrittrice Valentina Neri. Non mancherà la visita guidata al nuraghe di Orroli compresa nel biglietto d’ingresso, al costo complessivo di euro 10. «Per l’occasione ho scelto il titolo “Dalle Radici al Cielo” e un’atmosfera difficilmente ripetibile – spiega la Neri – con lo scopo di spalancare le porte del nostro passato, dei tratti sardi più profondi, e mescolarlo agli spunti e alle ispirazioni provenienti da altre regioni. Intrecciando le nostre radici culturali ad altre che appartengono al prolifico contesto italiano ci aiuterà a non dimenticare il nostro patrimonio di significati e a diffonderlo oltre il Tirreno».

  La prima a esibirsi sarà Rossana Mele con uno spettacolo di danza da lei stessa ideato e interpretato, che si ispira al movimento del vento. A seguire Gianfranco Bertagni, docente di storia e filosofia delle religioni nonché autore di diversi articoli e saggi. Il suo intervento si concentrerà sulla nozione di selvatichezza nella poesia e nella produzione saggistica di Gary Snyder, poeta, filosofo, ecologista, buddhista zen, vicino alla beat generation. Selvatichezza nel duplice senso, interiore ed esteriore. Inoltre il docente tornerà presto in Sardegna, a Cagliari, per tenere un seminario sulle religioni orientali. Sarà poi la volta dell'attore e regista Corrado Calda, che incentrerà il suo intervento sulla figura di San Francesco d’Assisi, immaginandola tra cinema e teatro.

   E ancora la nota scrittrice Anna Cristina Serra, che di recente si è aggiudicata i premi Ozieri e Pira, darà voce allo spirito delle Antiche Madri. La serata proseguirà con la lettura delle poesie di Giusy Cafari Panico, che nella sua ultima raccolta indaga il simbolismo, la sacralità della terra e dell’albero, che rinnovano la sorgente della vita. Infine il sipario calerà su Giovanni Pira che, con la sua singolare cifra poetica, affascinerà la platea con una selezione della sua vasta produzione di poesie e renderà omaggio a due miti della lingua sarda, Montanaru e Paolo Mossa. «La funzione maieutica di chi scrive con consapevolezza non ha bisogno di altro – conclude la Neri – si nutre di sensazioni, si appella all’emotività; perciò l’Associazione “Il Grimorio delle Arti” continua a crescere, avvicinando personalità che si innamorano della nostra Sardegna e si legano alla sua storia, e non smetterà di investire risorse e speranze nel proprio territorio». Per informazioni sulla cena e il pernottamento scrivere direttamente a valenneri@tiscali.it