Su Contadu de Marinella: il brano del Duo Animas che farebbe innamorare De Andrè.

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  Dama Poesia e Musa Musica si sono incontrati ancora una volta, sui Lidi della Bellezza, per amarsi e concepire con ragione, un brano ricco di profondità, e carico di emozioni come solo il mare dell’antica terra di Sardegna sa ispirare. Splendide sonorità che richiamano un’eco di flamenco, quelle delle chitarre di Alessandro Melis, si abbracciano magnificamente al testo in limba, creato dal compianto e illustre Salvatore Patatu; ed è proprio in questo incontro artistico che l’affascinante, potente voce poetico- evocativa di Sabrina Sanna conduce l’ascoltatore attraverso i moti ed i silenzi dell’Anima, laddove l’indimenticato De Andrè si sarebbe innegabilmente innamorato di questo suo celebre brano rivestito e rinnovato di una sardità per niente folcloristica, in alcun modo scontata, ma colta. Nel video musicale del Duo Animas, esiste quella capacità di raccontare le liriche della canzone, differentemente dal contesto originario in cui Salvatore Patatu ha tratto il suo bellissimo testo; infatti, il professore ha rivolto la poesia ad un reale corteggiamento di una ragazza durante il periodo di servizio militare. 

  Il Duo Animas, rivolge l’insieme vocale e strumentale del brano, attraverso un susseguirsi di immagini che rimandano al teatro, laddove il ruolo di palcoscenico è ben rappresentato dalle spettacolari dune di Piscinas. Personalmente, rivedo nel Duo Animas quelle dinamiche di ricerca musicale che ho avuto la fortuna di osservare nell’interessantissimo Duo Atzinganos, e nella straordinaria Franca Masu; ed è per questo motivo che Sabrina Sanna ed Alessandro Melis non possono rientrare tra i sodalizi artistici che ricorrono alle contaminazioni musicali per cercare la propria personalità, identità musicale: in loro c’è vera ricerca e sperimentazione; nuovi lidi dove approdare per fare Musica! 

  “Custu de Marinella est su contadu ch’in beranu in su riu ch’at illitadu, ma su ‘entu chi l’at bida gai bella, dae su riu che l’at pigad’a un’istella... ... Su cantu tou est custu, o Marinella, chi ti che ses bolada a un’istella, coment’e totu sas ermosas cosas vìvidu as una die chei sas rosas!