Italiano ma anche sardo e cncorrerà al Concorso internazionale per la conquista del prestigioso Pardo D’Oro. Il regista sassarese
Bonifacio Angius porta ancora una volta la Sardegna alla ribalta del cinema internazionale, e stavolta lo fa
con un lavoro dalle tinte forti, “I Giganti”, che lo vede anche protagonista come attore e interprete assieme
a Stefano Deffenu (già volto immagine di “Perfidia”), il giovane Riccardo Bombagi e i fratelli Michele e
Stefano Manca (alias “Pino e gli anticorpi”), impegnati in un inedito quanto singolare ruolo drammatico.
Tra gli altri interpreti ci sono Francesca Niedda, Noemi Medas, Roberta Passaghe e Mila Angius, piccola
figlia d’arte.
«Tornare in quel posto magico, così importante per il cinema mondiale mi riempie il cuore di gioia, è un
grande onore e un’emozione fortissima – ha commentato a caldo il regista, per la seconda volta in gara
all’importate manifestazione elvetica dopo il successo di “Perfidia” nel 2014 –.
Sono contento di andarci
con un altro film a cui tengo molto, nato dall’idea di mettere a nudo le fragilità dei rapporti umani e di
mostrarne il disequilibrio attraverso il mezzo cinematografico. Ringrazio tutte le persone che hanno creduto
in questa meravigliosa avventura».
“I Giganti” concorre al Pardo D’Oro per il miglior film, miglior regia e miglior attore protagonista. Prodotto
dallo stesso Angius per Il Monello Film con il contributo della Fondazione Sardegna Film Commission, il
lungometraggio descrive una rimpatriata tra vecchi amici che si ritrovano a fare baldoria in una casa
sperduta in una valle dimenticata dal mondo.
Un vecchio vinile è l’occasione per richiamare atmosfere retrò in cui le colonne sonore di Luigi Frassetto
amplificano le suggestioni di rabbia e dolore intrise di tenerezza e fragilità, furore e ironia. Da questo abisso
emergono ricordi, piombo, e storie d'amore mai dimenticate.
C’è la volontà di illuminarne i lati più oscuri, sinistri e malinconici dell’agire umano, mentre cinismo e
violenza fanno da contraltare al ritratto di un piccolo mondo autodistruttivo, motore invisibile delle azioni
che a tratti esplodono in maniera cruda e inaspettata.
Le scene sono girate principalmente a Thiesi, all’interno della storica Casa Flores che a fine Settecento fu
teatro di vicende significative per la rivoluzione sarda antifeudale. Quindi in un vecchio casale di Campu
Lazzari, nelle campagne di Siligo, quasi sul confine tra i territori di Florinas e Ploaghe.
Il trailer dell’opera uscirà il 1 luglio sul portale
www.screendaily.com, una delle più importanti riviste per il
cinema europeo a livello internazionale, dove sarà disponibile in esclusiva per ventiquattro ore.
Assieme a Cannes, Berlino e Venezia, il Locarno Film Festival rappresenta una delle manifestazioni di
settore più rinomate al mondo per la qualità dei lavori in concorso. Nato nel lontano 1946, negli anni ha
accolto opere di mostri sacri del cinema come Kubrick, Fellini, Antonioni e Tarantino.
La Piazza Grande della cittadina ticinese è anche il cinema all’aperto più grande del mondo. Dal 4 al 14
agosto vi saranno presentate in prima mondiale, internazionale e europea le migliori produzioni
cinematografiche di fronte a un pubblico che per ogni singola proiezione può raggiungere gli ottomila
spettatori.