Pubblicato sulla piattaforma YouTube da un collettivo di cantanti
sarde coordinato da Stefania Secci Rosa, il brano “Grândolabidda
morisca”, traduzione in lingua sarda della celeberrima canzone simbolo
della rivoluzione dei garofani portoghese “Grândola Vila Morena”
dell’autore e cantante lusitano Josè Afonso.
Per celebrare l’anniversario della liberazione d’Italia, le cantanti
Stefania Secci Rosa, Francesca Corrias, Claudia Aru, Alice Marras,
Lulli Lostia e il trio delle Balentes composto da Stefania Liori,
Pamela Lorico e Federica Putzolu hanno deciso di collaborare alla
realizzazione della versione sarda della canzone simbolo della
rivoluzione dei garofani in Portogallo risalente al 25 aprile del
1974. Il video e le illustrazioni sono a cura dell’illustratrice
Marina Brunetti Marinetti.
La traduzione del brano è stata curata da
Stefania Secci Rosa con la verifica e i consigli sulla lingua sarda di
Enrico Putzolu.
Tra le canzoni simbolo per un popolo, sicuramente è possibile
identificare “Grândola vila morena” di Josè Afonso come una delle
canzoni più famose della storia e sicuramente la più famosa di quella
del Portogallo.
Fu proprio la diffusione del brano sulle frequenze di "Rádio
Renascença" (emittente cattolica portoghese), che diede il segnale
d'inizio, alla mezzanotte del 25 aprile 1974, alla Revolução dos
cravos, la "rivoluzione dei garofani" (così chiamata dai fiori che una
venditrice ambulante si mise a offrire ai militari di sinistra la
mattina del sollevamento, in Praça do Comércio) che mise fine alla
dittatura fascista portoghese, che durava da cinquant'anni. Una canzone scelta e utilizzata dai militari, dunque, per cantare di
fraternità, di pace e di uguaglianza, valori fondanti della rinascita
dopo un sanguinoso e stremante periodo caratterizzato, tra l’altro,
dalle disastrose guerre coloniali.
“Ho deciso di adattare e tradurre in sardo il brano di Josè Afonso
Grândola Vila Morena, che da oggi rivive anche nella versione
intitolata Grândola bidda morisca per celebrare l’anniversario della
liberazione d’Italia, coinvolgendo alcune tra le mie colleghe – spiega
la cantante Stefania Secci Rosa - e con grande rammarico (a causa
delle limitazioni che viviamo in questo periodo) non ho potuto
estendere l’invito a tutte quelle che avevo previsto. Abbiamo
registrato da casa e confezionato l’intero lavoro in soli due giorni,
con l'aiuto dell’ingegnere del suono Emanuele Pusceddu. Per la
realizzazione del video e delle illustrazioni ci siamo avvalse della
collaborazione di Marina Brunetti Marinetti, illustratrice delicata e
appassionata. Ad affiancarmi in questo progetto ci sono Francesca
Corrias che apre il brano, seguita da Stefania Liori, e poi il trio
delle Balentes composto da Pamela Lorico e Federica Putzolu, e poi
Alice Marras, Lulli Lostia e Claudia Aru. Amo lavorare con le mie
colleghe. Ogni volta succede qualcosa di speciale e questo è
indubbiamente uno degli aspetti più affascinanti e gratificanti del
mio lavoro. Questo brano vuole essere un bel regalo, nella speranza
che venga ricantato in occasione dei prossimi anniversari della
liberazione, come simbolo di fratellanza con il Portogallo, l'unico
paese con cui condividiamo questa importantissima giornata.”
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