Carmina Conte, Maria Gabriella Nardi, Maria Laura Orrù, Lidia Palma,
Manuela Pintus sono le vincitrici della Sesta edizione del Premio
“NINETTA BARTOLI” organizzato dalla Sezione di Cagliari della Fidapa
(Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari) con il
patrocinio della città metropolitana di Cagliari e del comune di
Borutta. La cerimonia si è svolta stamattina nella sala consiliare
di Palazzo Viceregio in Piazza Palazzo a Cagliari. Dopo i saluti di
Silvia Trois (Presidente della sezione di Cagliari della Fidapa), di
Maria Tina Maresu (Presidente del distretto Sardegna della Fidapa) e
della garante nazionale Fidapa Maria Chiara Occhionero, che ha portato
I saluti della Presidente nazionale Maria Concetta Olivieri, si sono
svolte le relazioni sul tema di quest’anno: “Prospettive per lo
sviluppo sostenibile: il ruolo delle donne”. La relazione è stata
svolta da Ida Gasperini, Past president del distretto Sardegna della
Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari. La storia del
premio è stata illustrata da Liana Bilardi che è stata coordinatrice
sin dalla prima edizione mentre la figura di Ninetta Bartoli, prima
donna italiana a diventare sindaco nell’aprile del 1946, è stata
ricordata da Silvano Arru, sindaco di Borutta. Il primo cittadino ha
sottolineato l’importanza per la Sardegna di aver avuto la prima
sindaca donna d’Italia. “l’auspicio – ha detto - è che la politica
regionale dedicasse a Ninetta una sala o un Palazzo istituzionale”.
E’
intervenuta anche Anna Pitzalis, vicesindaca e assessora alla cultura
del comune di Orroli. Le cinque vincitrici: la giornalista Carmina
Conte, la direttrice dell’ospedale microcitemico di Cagliari Maria
Gabriella Nardi, la consigliera regionale e campionessa mondiale di
pattinaggio 2005 Maria Laura Orrù, l’imprenditrice Lidia Palma e la
sindaca di Arborea Manuela Pintus, hanno ricevuto una targa
dell’artista Maria Conte. E’ intervenuto anche il gruppo di lettura
di Arborea “Lettura che passione” che ha letto alcuni brani tratti
dalla pubblicazione di Savina Dolores Massa “Una bambola di
cent’anni”.
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