Éntula riparte con lo scrittore svedese Björn Larsson: sabato 24 agosto ad Alghero

-
È svedese, ha insegnato sino all'anno scorso Letteratura francese all'Università di Lund e abita anche in Italia, dove vive la sua compagna Titti. Björn Larsson si definisce “transnazionale”. Dopo avere conquistato i lettori con le avventure del pirata Long John Silver e coi thriller contemporanei “Il Cerchio Celtico” e “I poeti morti non scrivono gialli” lo scrittore svedese si confronta con la storia e il tema dell'identità nel nuovo romanzo “La lettera di Gertrud”. 

Björn Larsson approda in Sardegna grazie al Festival Éntula, organizzato dall'associazione culturale Lìberos per un tour che lo porterà in cinque località isolane. Presenterà il suo ultimo romanzo “La lettera di Gertrud” (Iperborea), una storia che si discosta dalle abituali ambientazioni e argomenti dello scrittore svedese per indagare sul significato dell'identità e della libera scelta. Si parte sabato 24 agosto ad Alghero (piazzale Lo Quarter, ore 22) per un incontro in collaborazione col festival Dall'altra parte del mare. Domenica 25 è invece l'Antiquarium Turritano di Porto Torres ad ospitare alle 19 lo scrittore svedese. Lunedì 26 appuntamento a Castelsardo in piazza Nuova (ore 22) grazie alla collaborazione con “Un'isola in rete”. Martedì Larsson sarà a La Caletta (Siniscola) per una serata in collaborazione col Circolo Nautico La Caletta che inizierà alle ore 21. 

Chiude il tour l'incontro di mercoledì 28 all'ex Convento dei Cappuccini di Ploaghe, con inizio alle 20.30. Bjorn Larsson, che parla un buon italiano, è disponibile per le interviste. La lettera di Gertrud - Martin Brenner, un genetista svedese di cinquant’anni, si trova con la compagna Cristina e la figlia Sara al funerale di sua madre. Nonostante sia cresciuto da solo con lei senza mai conoscere il padre, si rende conto di non sentirne la mancanza, perché tra di loro c’è sempre stato un velo di distanza e di freddezza. Nei giorni successivi, grazie a una lunga lettera affidata a un avvocato, Martin viene a sapere che il vero nome di sua madre non è Maria ma Gertrud, un’ebrea triestina sopravvissuta ai lager nazisti che dopo la guerra aveva assunto un’altra identità per timore di nuovi soprusi e umiliazioni. Gertrud racconta di aver nascosto la verità per paura che la storia si ripetesse, ma anche per permettere al figlio di scegliere liberamente la propria fede. Martin, come pochi altri prima di lui, può quindi decidere se diventare ebreo: se non dice nulla a nessuno, semplicemente rimarrà quello che è. Lo sconcerto che si trova a vivere è tale che inizialmente preferisce non confidarsi con Cristina e Sara. La sua indole analitica lo porta a esaminare con un rigore quasi scientifico la situazione da tutti i punti di vista, prima di prendere una decisione: «innanzitutto si sarebbe occupato dalla genetica, poi della religione e infine della cultura ebraica, dei suoi valori, delle sue tradizioni.» Ma Martin avrà veramente il coraggio di esplorare le sue origini e camminare verso una nuova appartenenza? Saprà sostenere le conseguenze della sua scelta? Confrontandosi con uno dei problemi più intimi di tutti gli uomini – chi siamo e da dove veniamo – Björn Larsson torna con un romanzo sulla storia e sull’identità, su come questa venga costruita e in parte imposta, sui limiti della libertà umana e sul diritto che tutti abbiamo all’autodeterminazione. 

Björn Larsson, nato a Jönköping nel 1953, docente di letteratura francese all'Università di Lund, filologo, traduttore, scrittore e appassionato velista, è uno degli autori svedesi più noti anche in Italia. Tra i suoi titoli di maggior successo, tutti pubblicati in Italia da Iperborea, La vera storia del pirata Long John Silver, Il Cerchio Celtico, Il porto dei sogni incrociati, I poeti morti non scrivono gialli e L'ultima avventura del pirata Long John Silver.