La decima edizione era partita lo scorso 6 luglio da Gavoi, con la
scrittrice d’origine canadese Rachel Cusk, perché da quest’anno
Florinas in Giallo – L’Isola dei misteri è partner dell’Isola delle
storie. Ma da ieri il festival letterario organizzato dal Comune di
Florinas è tornato nella sua sede naturale, il paese in provincia di
Sassari dove è nato esattamente dieci anni fa. Il primo ospite dopo il
rientro a casa è stato lo scrittore Gavino Zucca, che con “Il delitto
di Saccargia”, il suo nuovo, coinvolgente romanzo ambientato nella
Sardegna dell’inizio degli anni Sessanta ha tenuto il pubblico
incollato alle sedie, dialogando con il collega scrittore Gianni
Tetti.
Il prossimo appuntamento di A Balla sola – primo tempo estivo
di Florinas in Giallo – è il 25 luglio con Enrico Musso, professore di
Economia ed ex parlamentare, che arriva a Florinas per presentare il
giallo “Esercizi di potere”, dove racconta in maniera romanzata ma non
così lontana dalla realtà gli interessi economici legati allo
sfruttamento delle fonti energetiche.
«In questi dieci anni Florinas in Giallo ha conquistato un posto
importante tra i festival sardi, come dimostrano anche la nuova
collaborazione con il festival di Gavoi, che inizia da questa
edizione, e il sostegno della Regione e della Fondazione di Sardegna.
Abbiamo raggiunto dei traguardi importanti, e in futuro contiamo di
fare ancora meglio e crescere ulteriormente», ha detto ieri il sindaco
di Florinas Enrico Lobino. Il primo cittadino ha poi ringraziato i
direttori artistici, i librai Maria Luisa Perazzona e Elia Cossu
(Libreria Cyrano di Alghero) e Emiliano Longobardi (Libreria Azuni,
Sassari) per «l’impegno che dall’anno scorso mettono nel portare a
Florinas autori conosciuti anche a livello internazionale», e le tante
realtà che collaborano con il festival, come il Sistema bibliotecario
Coros Figulinas, la cooperativa Co.Me.S e la società Umanitaria di
Alghero.
Come ricordato ieri dai direttori artistici, la sezione estiva (“A
balla sola”) ha per sottotitolo «I luoghi del giallo e del nero per
sottolineare l’importanza del territorio per un festival da sempre
legato ai posti, alle persone, alla cultura nel quale è nato ed è
cresciuto in questi dieci anni». Un legame, quello col territorio,
rispecchiato anche dal romanzo di Gavino Zucca, “Il delitto di
Saccargia”, ambientato proprio nei dintorni di Florinas, e in parte
all’interno del paese. Dialogando con lo scrittore Gianni Tetti, ieri
Zucca ha coinvolto il pubblico in un viaggio nel passato, esattamente
nel 1961, l’anno in cui è ambientato il romanzo, come i due precedenti
e il quarto che uscirà l’anno venturo, e che insieme formano una
quadrilogia che ha per protagonista il tenente Roversi, trasferito in
Sardegna da Bologna per motivi disciplinari. «All’inizio degli anni
Sessanta – ha ricordato Zucca - la Sardegna affrontava il passaggio
difficile alla modernità, e capitava che la preistoria si scontrasse
col futuro». Lo scrittore, che è nato a Sassari ma ha origini
florinesi per parte di madre, ha poi raccontato l’origine di alcuni
personaggi del romanzo, come Caterina, ispirata appunto alla madre, e
Michele, che ha per modello uno zio dell’autore.
Alla base dei libri
di Zucca c’è uno studio approfondito del passato, «dal modo di parlare
negli anni Sessanta, agli oggetti che si usavano allora e che oggi
spesso non esistono più, fino alla descrizione di strade oggi magari
abbandonate e che è possibile ricostruire solo attraverso i ricordi
delle persone che le hanno percorse tanto tempo fa». Con i suoi libri,
pubblicati da Newton Compton, Zucca ha detto di voler «far conoscere
la Sardegna anche fuori dall’isola, per questo in ciascuno inserisco
un aspetto particolare della nostra terra e della nostra cultura. Dopo
aver parlato di Alghero, Sassari, Saccargia, Florinas, mi piacerebbe
inserire nell’ultimo capitolo della quadrilogia qualche elemento
legato ai bronzetti nuragici, e magari raccontare la Sassari balneare
con il lido di Platamona nei primi anni Sessanta».