L'Associazione Mineraria Sarda ed altre 15 Associazioni della Sardegna
stanno conducendo una campagna di sensibilizzazione finalizzata a far
diventare l'Istituto Minerario di Iglesias la sede del Museo Sardo di
Mineralogia. Per poter fare il salto di qualità è fondamentale
l'acquisizione della collezione Manunta, considerata la più grande e
importante collezione di minerali sardi al mondo che, se non acquisita
al patrimonio pubblico in tempi brevi, sarà destinata allo
smembramento e venduta ai più importanti musei mineralogici di tutto
il mondo.
L'obiettivo condiviso è quello di non perdere anche
quest'ultima occasione per mantenere sul territorio un bene
identitario talmente importante da poter essere paragonabile ai
Giganti di Mont'e Prama, ai bronzetti nuragici, agli scheletri degli
animali estinti, ai segni più profondi che la Storia e la Natura hanno
impresso sul nostro territorio.
I minerali sardi e dell'Iglesiente in particolare, vista la qualità,
la rarità e l'unicità di alcuni, sono la testimonianza di un passato
che ci riporta indietro di centinaia di milioni di anni ed in seguito
alla chiusura delle miniere, sono ormai da considerarsi "estinti" in
quanto mai più estraibili dalle profondità della terra.
Perdere questa
occasione significa perdere per sempre un patrimonio che oltre che
identitario, sarebbe in grado di attrarre migliaia di visitatori da
tutto il mondo.
Domani martedì 18 dicembre, alle ore 17, presso l'aula magna
dell'Istituto Minerario di Iglesias si terrà un incontro pubblico
dedicato al futuro del Museo Sardo di Mineralogia, eccellenza del
patrimonio culturale e materiale di tutta la comunità sarda. Sarà un
importante momento di dibattito e confronto a cui siamo tutti
invitati, amministratori e politici, ricercatori e appassionati,
giornalisti e operatori della cultura, le associazioni e la
cittadinanza intera.
![]()