Anche quest’anno, il Banco di Sardegna aderisce all’iniziativa
dell’ABI “Invito a Palazzo” aprendo, sabato 6 ottobre dalle 10 alle
19, il palazzo della Direzione Generale, a Sassari in Piazzetta Banco
di Sardegna 1, con tutte le sue opere del primo Novecento.
Per l'occasione sarà visitabile, nella Sala Siglienti, la mostra “Tra
Preistoria e Novecento. Simboli di un'identità”.
Sarà raccontata al pubblico la storia del simbolo del Banco, la
pintadera, il timbro usato nell'antichità per decorare il pane. Nei
primi anni Ottanta del secolo scorso la pintadera fu scelta per
rappresentare lo stretto storico legame tra la banca, erede dei Monti
Frumentari e delle Casse di Credito Agrario, e il territorio
dell'Isola. Grazie alla collaborazione dell'Assessorato alla Cultura
del Comune di Oristano e dell'Antiquarium Arborense, i visitatori
potranno ammirare una collezione di preziose pintadere nuragiche.
La pintadera sarà protagonista anche in uno spazio dedicato alle
rielaborazioni grafiche degli studenti dei Liceo Artistico “F. Figari”
di Sassari, frutto di un concorso sul restyling del marchio indetto
dal Banco nel 2001 e rivolto alle scuole d’arte della Sardegna. Il
Liceo proporrà, inoltre, sempre sul tema della pintadera, una
esposizione di opere dei docenti Giancarlo Catta, Carmelo Rocco Iaria,
Marco Ippolito, Loredana Manunta, Pierina Lunesu, Antonio Pirozzolo,
Gef Sanna e Claudia Usai. La mostra sarà accompagnata dai testi del
professor Paolo Maria Clemente e comprenderà anche una significativa
selezione di elaborati realizzati dagli allievi degli indirizzi di
pittura, scultura e grafica con il coordinamento del Dirigente
Scolastico Angelo Fara e della Prof.ssa Eugenia Deliperi.
Parallelamente saranno esposte opere di alcuni degli artisti (come
Costantino Nivola, Aligi Sassu, Gavino Tilocca, Mauro Manca e Giovanni
Nonnis) che, nel Novecento, hanno saputo meglio riscoprire o
reinterpretare in veste contemporanea temi dell'identità sarda e
motivi del passato, in particolare della civiltà nuragica.
Guide d’eccezione saranno, per tutta la giornata, gli alunni del Liceo
Artistico sassarese per la scoperta del Palazzo che ospita opere di
tanti altri importanti artisti sardi del Novecento (Biasi, Tavolara,
Ciusa Romagna, Corriga, Dessy, ecc..).
Spicca, al secondo piano, la collezione Mario Sironi, senza dubbio uno
dei più grandi maestri italiani del XX secolo, sensibile interprete
delle avanguardie del primo Novecento: 42 opere, tra le quali il
grande dipinto Allegoria del lavoro.
Al primo piano, nella sala centrale, si trova invece la rara raccolta
delle opere di soggetto sardo del pittore argentino Héctor Nava,
testimonianza dei suoi ripetuti soggiorni nell’Isola tra il 1920 e il
1923.
I corridoi del primo e del secondo piano ospitano, inoltre, argenti
d’epoca di bottega sarda ed europea e creazioni di oreficeria sacra e
profana.
Affascinanti anche le collezioni storiche: le carte geografiche della
Sardegna dal 1550 fino alla metà dell’Ottocento, esempio del passaggio
dalla cartografia di derivazione tolemaica a quella moderna, e le
numerose monete antiche, dal rarissimo “grosso tornese” del 1829 alla
“lira sarda” di età sabauda; l’archivio storico del Banco: registri,
verbali, corrispondenza provenienti dai tanti monti granatici della
Sardegna, e manufatti d’epoca come una macchina da scrivere Littoria e
una antica timbratrice per assegni.
Nel pomeriggio, gli studenti del Liceo Musicale “Azuni” e del
Conservatorio “L. Canepa” di Sassari offriranno ai visitatori momenti
di intrattenimento musicale. Alle 16, al secondo piano, si esibirà il
trio composto da Eleonora Pili (voce), Giada Moschella (basso) e
Federico Pintus (batteria). Alle 17, al primo piano, sarà di scena il
Clarinet Quartet con Damiano Tesei, Paola Ena, Simone Carta e Maria
Federica Carta. Infine, alle 18, in Sala Siglienti, la protagonista
sarà la pianista Elena Pirisi.