Alessandro Cocco, classe 1993, Laureato in Economia e Management Triennale all'Università degli Studi di Sassari e in Comunicazione Pubblica e d'impresa alla Statale di Milano. Consulente di comunicazione, ha collaborato con il Museo Egea. Ex coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia, ricopre l'incarico di Assessore alla Cultura, al Turismo, ai Grandi Eventi e agli Affari Generali dal 3 Gennaio 2022. Nominato all'età di 28 anni assessore, il più giovane del Comune di Alghero. Già fondatore della Consulta Giovani di Alghero, è impegnato in politica sin da adolescente.
1. Perché hai scelto di candidarti in questo partito?
Ho iniziato la militanza in Fratelli d'Italia ad Alghero tanti anni fa. Nel 2014 collaborai alla presentazione della lista proprio alle elezioni amministrative, poi di nuovo in quelle del 2019. Nel 2020 sono diventato coordinatore cittadino del partito, e ho ricoperto l'incarico fino all'ingresso nella giunta comunale. Fratelli d'Italia rappresenta, per me, la casa comune dei liberali, dei conservatori, dei patrioti e di tutti coloro che si sentono alternativi alla sinistra e credono nei valori di libertà e merito. Non avrei compiuto altra scelta.
2. Cosa ti ha spinto a entrare in politica e candidarti per il consiglio comunale di Alghero?
La politica deve essere fatta di ideali e di concretezza. Amministrare vuol dire trasformare le idee in azione e soprattutto vuol dire farlo mentre ti prendi cura della tua comunità. In questi due anni e mezzo da Assessore alla Cultura, al Turismo, ai Grandi Eventi e agli Affari Generali abbiamo realizzato tanto. Tanto resta da realizzare e voglio continuare a dare il mio contributo di idee per lo sviluppo di Alghero.
3. Quali sono le principali iniziative o progetti che vorresti portare avanti in consiglio comunale? Governance del turismo data driven, un campus universitario, un forte incentivo agli investimenti privati.
Il tema resta quello dello sviluppo: il turismo è il nostro vantaggio competitivo. Deve diventare la scintilla in grado di accendere lo sviluppo economico in tanti altri settori. Per questo abbiamo portato avanti il progetto di riconoscimento UNESCO per il nostro patrimonio archeologico preistorico: per incentivare un turismo culturale, di fascia alta e nei mesi primaverili e autunnali. Resta il tema di una nuova governance data driven, guidata dai dati, del fenomeno turistico che deve estendersi a tutti gli ambiti dell'azione amministrativa per ridurre la burocrazia. Serve anche efficientare la spesa del Comune, per poter incentivate maggiori investimenti privati. Poi c'è la grande sfida abitativa, che va affrontata specialmente per le giovani famiglie. Occorre liberare le migliori energie, permettere la costruzione di nuove strutture alberghiere e non solo. Bisogna progettare un campus universitario. Insomma occorre fare il possibile per incentivare l'aumento dell'offerta abitativa per ridurre i prezzi di affitto.
4. Qual è la tua visione per il futuro di Alghero e come pensi di contribuire a realizzarla?
Continuo ad immaginare una Alghero luminosa, forte e orgogliosa, che poggia su una identità solida, una Alghero popolosa di persone di ogni tipo che vivono in armonia; una città di commercio e creatività. Una città sicura, cinta da mura, ma ospitale, perché le mura han porte aperte per coloro che hanno la volontà di stare qui. Quest'immagine, che mi è cara, è ciò che stiamo costruendo e ciò continuo a voler realizzare dando il mio contributo, con le mie idee e il mio lavoro.
5. Come valuti l'amministrazione attuale della città e quali aspetti credi che dovrebbero essere migliorati?
Penso che l'Amministrazione Conoci abbia lavorato bene, soprattutto se guardo alla congiuntura che ha dovuto affrontare. Al netto del covid, questa amministrazione di centrodestra ha avviato importanti opere, diverse delle quali completate in questo mandato. Ha riportato i grandi eventi in città. Ha contribuito a creare le basi per una cooperazione territoriale, sin dalla creazione dell'Hub Vaccinale. Ha guidato processi ambiziosi, ha supportato il tessuto associativo cittadino e ha dato restituito una Alghero più viva e vitale di quella che ha trovato. Resta da efficientare l'attività di cura della città, restano da approvare un piano del commercio e dei suoli pubblici che sappiano incentivare gli investimenti. Ma a questo lavoreremo sin da subito.