"Il Wwf, benché il prelievo selettivo nei parchi sia previsto, ritiene
che si debba operare preliminarmente una gestione della fauna in
maniera oculata nel medio e lungo periodo, proprio per evitare di
giungere a soluzioni estreme come quella dell’eliminazioni fisica con
metodi cruenti di esemplari di una specie animale".
Lo sostiene il delegato regionale per la Sardegna, Carmelo Spada, che
aggiunge: "Nello specifico della popolazione di daino, nell’area del
parco
regionale di Porto Conte, la cui presenza è documenta in tempi storici
e in cui si è ben adattato nonostante i cambiamenti subiti dalla
copertura vegetale, ha un rapporto stretto con l'ambiente, tanto da
essere funzionale con la conservazione di un nucleo di dimensioni tali
da garantire condizioni di sostenibilità per l’ecosistema e per le sue
interazioni con l'uomo.
Tuttavia nello specifico del piano di prelievo
selettivo elaborato dal parco regionale di Porto Conte, seppur
comprendiamo la situazione di squilibrio nel rapporto di sostenibilità
dell’ecosistema che deve garantire la vita a tutte le specie animali e
vegetali, riteniamo che si debba procedere in maniera alternativa
all’abbattimento, per fasce di età e sesso, di oltre 50 daini.
Il Wwf, chiede che venga effettuato un monitoraggio regionale ed
extra-regionale al fine di verificare la disponibilità di accogliere
esemplari di daino per sottrarli all’abbattimento.
Il Wwf Oasi, sin da ora, dichiara - conclude Carmelo Spada - la
propria disponibilità ad
accogliere, nella propria oasi naturale di Monte Arcosu, quattro
esemplari di daino del parco regionale di Porto Conte. E’ un segnale
preciso e concreto che speriamo venga seguito da tanti altri".
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