Focus sulle aree marine protette

Mare Protetto, Asinara, Sardegna
  Il ruolo delle AMP è stato analizzato durante un focus group che si è svolto nella sala conferenze del Museo del Porto. Non solo vincoli, ma anche forme di tutela e di promozione della pesca sostenibile grazie all'esistenza delle Aree marine protette.

   Sono alcuni dei temi sviluppati e approfonditi durante il Focus Group su “Pesca e prospettive di gestione nelle Aree Marine Protette” nell’ambito del Progetto Europeo Fish&cheap. L’evento, organizzato dal Parco Nazionale dell’Asinara e AMP, ha coinvolto gli operatori delle Aree Marine del Nord Ovest della Sardegna, i pescatori e gli Enti locali del territorio.

   I lavori si sono aperti con saluti del Vice Presidente del Parco Nazionale dell’Asinara Antonio Diana e sono stati coordinati dal Dr. Roberto Cavallo, esperto in sostenibilità Ambientale e Presidente di AICA. Erano presenti anche i rappresentanti della Capitaneria di Porto e del Corpo Forestale. Nel primo “focus”, introdotto dal Dr. Giovanni Vargiu (in rappresentanza del Parco Nazionale Isola dell’Asinara e Area Marina Protetta “Isola dell’Asinara) su “L’attività di pesca nelle aree marine protette: vincolì e opportunità”, si è discusso degli interventi da attuare per la valorizzazione e promozione della pesca sostenibile e del ruolo delle Aree Marine Protette che, in un contesto dove l’attività di pesca appare in grossa difficoltà, possono costituire una ‘polmone’ di biomassa e biodiversità per l’ambiente e per la pesca.

   Tra i possibili progetti l’ittiturismo (turismo + educazione ambientale), con il recupero delle strutture presenti sul parco, potrebbe rappresentare una valida alternativa di sviluppo. Durante gli interventi, da parte dei pescatori è emersa la necessità di un maggior controllo sulle aree marine protette nel tentativo di scongiurare le attività di pesca illegale che contribuiscono alla crisi del settore e di leggi più specifiche che tutelino la piccola pesca e la pesca turismo.

   Nel successivo “focus” su “Pesca e aree protette in Corsica. l’istituzione della Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio ed effetti sulla pesca professionale”, Jean Michel Culioli (Office de l’Environnement Corse) ha portato all’attenzione dei presenti l’esperienza del modello corso e di come la salvaguardia del territorio, con la realizzazione dell’AMP, e del controllo della pesca illegale abbiano inciso sul ripopolamento delle specie marine.

   L'isituzione di un marchio di qualità per la promozione e la tutela del pescato locale è stato il filo conduttore dell'intervento di Vittorio Gazale (direttore Parco Naturale Regionale di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia). Il marchio, ha sottolineato Gazale, è uno strumento utile per la valorizzazione dei prodotti delle aree marine protette e può portare concreti vantaggi per le economie locali.