"Buste paga più leggere, orario spezzato, il 90% del finanziamento
regionale dirottato alla società In house, indennità di dubbia
legittimità in termini di attribuzione, mancata assegnazione di divise
di cambio, scarponi ecc.. così come dubbi di legittimità sulla nomina
dello stesso Dirigente dell’Ambiente."
Comincia così una nota di Luca
Locci del Sindacato generale di Base a proposito di quanto sta
avvenendo nel centro antinsetti della città metropolitana di Cagliari.
"Più volte segnalata e sollecitata, anche con un esposto alla Guardia
di Finanza - avidenzia Locci - dispiace dover continuare a
denunciare la situazione e la gestione del Centro.
Dispiace constatare
che con atto unilaterale il dirigente abbia modificato l’orario di
lavoro non informando organizzazioni sindacali e ancora più grave
ridurre l’indennità dei disinfestatori a favore di personale
amministrativo, una vera vergogna.
Da quando abbiamo sollevato dubbi di legittimità sulla nomina del
dirigente all’Ambiente della Città Metropolitana di Cagliari, si è
accesa una vera guerra interna che sta dividendo il servizio e il
personale.
Pare che denunciare ipotetiche illegittimità, come la
nomina del Dirigente all’Ambiente, in questa Amministrazione voglia
dire riduzione di salario e riduzione dei diritti.
Non ci omologhiamo a questi modi di gestire la pubblica
amministrazione.
Modi che in altri tempi sarebbero potuti assomigliare
a veri atteggiamenti fascisti.
Meno male che il ‘900 è finito e viviamo in democrazia, pertanto già
in queste ore chiederemo l’intervento del Sindaco della Città
Metropolitana, del Prefetto e invieremo un nuovo esposto alla Procura
e all’Anac per verificare la legittimità della norma e delle modalità
di attribuzione delle indennità.
Chiediamo già in queste ore - conclude il sindacalista - alla stessa
Amministrazione di aprire un’indagine sulla corretta applicazione del
contratto decentrato e nelle prossime ore verrà indetta l’assemblea
degli iscritti e simpatizzanti al Sindacato Generale di Base".