Nella terra dei giganti dell'agroalimentare industriale presenti sui
mercati internazionali, quali la San Giuliano, Cantina di Santa Maria
La Palma e Sella & Mosca, il percorso della produzione registra anche
la presenza nel territorio di piccole aziende, praticamente a
carattere familiare, che si rivolgono a un mercato di nicchia con
produzioni contenute nei volumi ma di assoluta qualità.
Un mercato che con il prodotto giusto risulta essere un investimento
di estremo interesse anche sul piano economico.
Tra le realtà della vasta piana della Nurra algherese sembra ricoprire
questo ruolo l'azienda agricola Nure della famiglia Monti: tre
fratelli, Sara la primogenita, quindi Gabriele e Daniele.
A distanza
ravvicinata naturalmente la collaborazione di babbo Antonio e mamma
Pinuccia.
Nel frantoio di famiglia arrivano le olive, varietà bosana, semidana e
nera di Gonnos, “ senza mai toccare terra, raccolte a mano dall'albero
“ sottolinea Gabriele Monti con un certo orgoglio “, prodotte dalle
1600 piante che costituiscono la capacità produttiva della Nure. Il
nome dell'azienda si rifa al sito archeologico di Flumenelongu sulla
piana di Santa Maria La Palma e non viene escluso che Nurra provenga
proprio dall'antichissimo insediamento di Nure.
Durante i lavori di bonifica in quell'area, anni Cinquanta e Sessanta
del secolo scorso, tra i tanti reperti sono stati rinvenuti due
bronzetti, uno custodito nel Museo Nazionale a Cagliari e l'altro a
Santa Cristina. Una preziosa testimonianza sulla presenza di
navigatori e mercanti fenici che concentravano i loro traffici nel
Mediterraneo trovando un punto di sosta nella Baia delle Ninfe a Porto
Conte, nell'approdo di Sant'Imbenia.
L'oliveto della Nure viene impiantato nel 1999 ma soltanto da tre anni
l'azienda è entrata nel mercato. “ Ci riferiamo a un settore di
nicchia – precisa Gabriele Monti – il mondo della ristorazione di
qualità, strutture ricettive di un certo prestigio, negozi che puntano
sulla specialità dei prodotti. Un lavoro indubbiamente impegnativo, da
affrontare con passione credendo nel nostro lavoro e nel prodotto. E
noi ci crediamo. Debbo dire che ultimamente la ricerca di eccellenze
dell'agroalimentare sardo, che viene promosso anche a livello
istituzionale, ci sta dando un mano in termini di diffusione e
richieste i acquisto”.
L'extra vergine di Nure non partecipa ai concorsi che si svolgono
sulla produzione olearia. “In questi primi anni ci siamo impegnati
soprattutto sulla ricerca della qualità assoluta della produzione e
vista la nostra conduzione strettamente familiare , a dire il vero, ci
è mancato il tempo. Ma credo che prima a poi affrontremo anche questo
impegno per misurarci a ogni livello”.
I fratelli Monti un premio ai concorsi lo hanno comunque ricevuto, in
Francia, in Provenza, ma a loro insaputa. A un loro amico che vive da
quelle parti, in Sardegna per vacanza, avevano fatto omaggio di alcuni
litri di olio. Rientrato in Provenza e appreso che si teneva un
concorso di olii extra vergine di oliva, l'amico in questione ha
riempito una bottiglieta e lo ha presentato alla giuria come
produzione propria. Ha vinto il secondo premio assoluto.
Ma a Flumenelongu il rispetto quasi sacrale della tradizione non ha
trascurato l'innovazione: è nata la lattina che viaggia in aereo come
bagaglio a mano.
“Abbiamo pensato – aggiunge Gabriele – che potesse essere utile, ci
stanno 100 ml di olio e il tipo di contenitore che abbiamo adottato,
una volta a casa, risulta utile anche come oliera“.
Nonostante la crisi economica e le difficoltà oggettive che ne
derivano, nella Nurra algherese sono tante le piccolissime aziende che
si hanno ritagliato una fetta di mercato. Nel comparto dell'olio, del
vino, dei formaggi particolari, delle conserve, miele, tanto per
citarne alcuni.
Un segno di vivacità imprenditoriale ma anche di forte radicamento
con una terra fertile e generosa, capace di produrre prodotti di
qualità.