Il Gruppo ha annunciato l’ingresso nella propria compagine del Cedi sardo: dal prossimo 20
ottobre tutti i 130 punti di vendita della società guidata da Rinaldo Carta – circa 300 milioni di
fatturato e 3.000 dipendenti – saranno a insegna Sigma. Prende il via così, in una fase ancora
critica per il mercato locale, un nuovo importante progetto destinato a dare slancio al tessuto
commerciale e produttivo sardo.
In coincidenza con il cambio d’insegna, scatterà una grande
operazione promozionale che coinvolgerà 120 prodotti.
Entrerà nella piena operatività dal prossimo 20 ottobre l’ingresso di Cedi Sisa
Sardegna - in Sigma. Un’operazione particolarmente importante e significativa per il
protagonista della distribuzione organizzata che conta 11 soci attivi in tutto il Paese, un
fatturato 2013 di circa 6 miliardi di euro, oltre 2.000 punti vendita in tutta Italia e una quota
di mercato superiore al 4% a livello nazionale. Nel Gruppo distributivo, legato sin dal
2004 da una partnership con Coop Italia, il Cedi, guidato dall’amministratore delegato Rinaldo
Carta, ha visto il partner ideale per rilanciare il proprio business e rinsaldare su nuove e più
moderne basi il rapporto con i consumatori isolani.
“In una fase di mercato molto difficile – afferma Carta – abbiamo capito che potevamo
affrontare la crisi solo rafforzandoci: era giunto il momento di cambiare, come ci chiedevano i
nostri consumatori e il mercato stesso, in una logica di organizzazione ed economicità. Dopo
circa un anno di trattative, la scelta è caduta su quelli che consideriamo i partner migliori e più
competitivi. L’obiettivo è innanzitutto garantire ai nostri clienti l’offerta migliore nel rapporto
qualità/convenienza/assortimento e un livello di servizio eccellente. Oggi rappresentiamo circa
il 10% della distribuzione sarda e quindi sono convinto che ci siano importanti margini di
crescita”.
Nato nel 1995, il Cedi sardo porta in dote a Sigma una rete composta da 130 punti di
vendita e recentemente rafforzata da acquisizioni fra Cagliari e il Sulcis, un fatturato che si
aggira sui 300 milioni di euro e circa 3.000 dipendenti: una realtà che esprime circa il
10% del mercato Gdo dell’isola. Al di là delle cifre, la società in oltre quindici anni di attività
ha sviluppato una grande esperienza e un profondo legame non solo con le comunità
locali, ma anche con il tessuto produttivo sardo con il quale sviluppa il 25% del volume
d’affari. La selezione “Antica Bontà di Sardegna”, frutto del proficuo rapporto con oltre 200
fornitori locali, sarà ulteriormente ampliata affiancandosi alle linee di private label Sigma,
punto di forza del Gruppo.
Naturalmente saranno garantiti i livelli occupazionali, con
l’auspicio di nuove assunzioni qualora la risposta dei consumatori sarà positiva.
L’arrivo dell’Omino, inconfondibile marchio-icona che campeggerà da subito sui punti di vendita
recentemente acquisiti, sarà celebrato con un’operazione promozionale su 120 prodotti.
Un “assaggio” della strategia commerciale che garantirà maggiore attenzione al segmento
freschi e freschissimi, grande profondità di assortimento e un’offerta sempre più vasta di
referenze a marchio privato, segmentata in quattro
gamme: Omino, la linea mainstream; Risparmio, la linea primo prezzo; Scelto, la linea
premium; Equilibrio e Benessere, la linea che coniuga wellness, qualità e gusto.
L’acquisizione che abbiamo perfezionato nei giorni scorsi – sottolinea Davide Rossi, Direttore
Generale di Sigma – è un passaggio importante nella nostra strategia di sviluppo perché
conferma la nostra presenza in un mercato per noi cruciale, come quello sardo. L’accordo
premia, una volta di più, la nostra mission fondata sui valori del fare rete, dell’efficienza e
dell’innovazione, valorizzando il format del punto di vendita di vicinato”.