Anap Confartigianato: “La digitalizzazione è un’opportunità, ma non lasciate indietro gli anziani”

Mellino

Le notifiche del Fascicolo Sanitario Elettronico attive sull’App IO hanno colto impreparati molti anziani sardi. L’innovazione corre veloce, mentre una parte consistente della popolazione continua a misurarsi con strumenti che non padroneggia.

ANAP Confartigianato Sardegna descrive bene questo divario. Giovanni Antonio Mellino, presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’associazione, osserva: «Se da una parte viene messa in atto la tanto attesa digitalizzazione dei servizi, con la smaterializzazione di documenti, analisi, prescrizioni e certificati - commenta - Giovanni Antonio Mellino, Presidente di ANAP Sardegna e Vicepresidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato – dall’altra tale situazione potrebbe rappresentare più di un problema per l’impatto che avrebbe sulle fasce deboli, come gli anziani e i diversamente abili».
Poi aggiunge: «Quando si affrontano “rivoluzioni” di tale portata - aggiunge Mellino - è necessario ricordarsi come nell’Isola oltre 420mila persone, il 27% della popolazione, abbiano più di 65 anni e tanti di questi affrontino le difficoltà di un approccio a una tecnologia sempre più presente in ogni azione quotidiana».

A parlare non sono solo gli allarmi, ma le statistiche. Istat rileva che oltre il 60% degli over 65 ha competenze digitali basse o inesistenti. Tra gli under 30 accade l’opposto, con una percentuale sotto il 10%. Le difficoltà emergono ovunque: accesso allo smartphone, SPID, piattaforme bancarie, servizi sanitari. Un mondo che chiede abilità nuove a chi ha passato la vita con strumenti diversi.

Il quadro della sanità digitale conferma questa distanza. Una ricerca di Format Research mostra che solo il 12,8% degli over 50 ha utilizzato servizi di telemedicina. Nel 2021 la quota era ferma al 5,9%. L’87,2% continua a non farvi ricorso.

Per aiutare chi non possiede gli strumenti, ANAP Sardegna ha aperto sportelli di supporto digitale attraverso un progetto di Servizio Civile realizzato con ANCOS. Mellino spiega così l’iniziativa: «Per ovviare anche a queste problematiche - riprende il Presidente di ANAP Sardegna - attraverso un progetto nazionale di Servizio Civile realizzato in collaborazione con ANCOS, nelle nostre strutture abbiamo aperto gli sportelli di supporto digitale». Giovani formati seguono gli anziani nell’attivazione di SPID, carte dei servizi, firme digitali, Pec e mail. Li affiancano nell’uso del Fascicolo Sanitario, nei pagamenti su PagoPA, nelle prenotazioni alle Poste, nella spesa online e nella messaggistica quotidiana.

Mellino riassume così la questione: «La digitalizzazione dei servizi pubblici è una conquista importante, che può rendere più semplice la vita di tanti cittadini e migliorare l’efficienza della nostra sanità - rimarca Mellino - tuttavia, non possiamo dimenticare come questa consistente fetta di popolazione rischi di restare indietro nella corsa verso l’innovazione». Poi puntualizza: «Questo non è solo un problema tecnico - sottolinea - ma anche sociale: la mancanza di supporto può trasformarsi in esclusione, in solitudine e in difficoltà concrete nel gestire la propria salute o la burocrazia quotidiana».

E chiude con una richiesta chiara alle istituzioni: «Chiediamo di non dimenticare gli anziani, di mettere a disposizione strumenti semplici, personale preparato e progetti di formazione capillare - conclude Giovanni Mellino - affinché nessuno resti indietro. La digitalizzazione è una grande opportunità solo se è inclusiva e solidale, e se sa tenere insieme generazioni diverse in un futuro che deve essere davvero di tutti».