185milioni di euro per riparare le auto dei sardi.
Piu di 2.700 aziende attive sul mercato regionale ma mancano ancora
meccanici specializzati. Giacomo Meloni (Presidente Confartigianato
Sardegna): “Imprese pronte e preparate che continuano a investire in
formazione e nuove tecnologie”.
Gli automobilisti sardi hanno speso 185milioni di euro per manutenere
e riparare la propria autovettura, circa 253 euro a famiglia.
Un business importante quello dell’autoriparazione della Sardegna che
interessa 2.747 imprese, di cui 2.276 artigiane (82,9% sul totale
delle attività), che si occupano della riparazione delle carrozzerie e
delle parti meccaniche dei veicoli.
I dati emergono dall’analisi elaborata dall’Ufficio Studi di
Confartigianato Imprese Sardegna sulla filiera dell’automobile
nell’Isola e nel resto d’Italia, su fonte ISTAT 2024. In Italia si
spendono circa 5miliardi e mezzo per la propria auto, con una media di
330 euro a nucleo familiare.
L’artigianato rappresenta, secondo l’analisi, il perno del comparto
dell’autoriparazione in Sardegna, settore fortemente interessato dalla
mobilità sostenibile, tema che tocca molto da vicino le piccole
aziende isolane. Infatti, una delle sfide principali per queste realtà
è l’adattamento alle nuove competenze richieste dal cambiamento del
mercato automobilistico, soprattutto nell’ambito dell’auto elettrica e
delle tecnologie digitali. Nel settore dell’autoriparazione, le
imprese artigiane sarde rappresentano il 77,3% del totale, contro una
media nazionale del 51,3%.
“Le imprese artigiane offrono un servizio indispensabile per cittadini
e consumatori, si tratta di attività che fanno parte della nostra
quotidianità – commenta Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato
Sardegna – l’auto per tutti noi rappresenta ancora un bene
patrimoniale importante, il parco circolante ha i suoi anni quindi è
nell’interesse di tutti che le manutenzioni vengano eseguite con
professionalità, qualità e trasparenza”. “Siamo di fronte alle sfide
legate all’evoluzione del mercato dell’automotive – aggiunge - per
questo ci preme come consumatori che queste realtà continuino ad
investire su formazione e macchinari di ultima generazione, affinché
possano continuare a garantire elevati standard qualitativi al giusto
prezzo”.
A livello provinciale, la maggior parte delle attività di
autoriparazione opera nell’area Sassari-Gallura con 845, segue l’ex
provincia di Cagliari con 686, seguita dal Sud Sardegna con 522, da
Nuoro con 442 e Oristano con 252.
Il comparto sardo offre lavoro a 9.217 addetti di cui ben 8.916 che
trovano impiego nelle micro, piccole e medie imprese. La ricerca di
personale qualificato nel 2024, quindi meccanici, riparatori,
manutentori, dice come in Sardegna le aziende abbiano assunto 700
nuovi addetti, in calo del 2,8% rispetto al 2023, per un totale
nazionale di oltre 39mila nuovi ingressi. L’analisi dice anche come le
attività sarde abbiano faticato a trovare il 78,6% del personale
necessario che avesse attitudine al risparmio energetico (30% delle
assunzioni) e capacità di gestire prodotti tecnologici e green
(84,2%).
Gli addetti dell’autoriparazione in Sardegna sono l’1,85% di tutti gli
addetti sardi in tutte le attività produttive, contro la media
nazionale dell’1,24%. A livello provinciale Nuoro ne ha il 2,56%, il
Sud Sardegna il 2,35%, Oristano il 2,05%,
Riguardo il parco auto circolante sardo, secondo dati più recenti, del
milione e 89mila autoveicoli che sfrecciano sulle strade sarde, ben
369mila sono classificate fino a Euro3 (il 33%), mentre quelle in
classe Euro 5 e 6 sono 400mila (il 42,1%). Ben 750mila autoveicoli
hanno più di 10 anni, di cui 428mila hanno più di 16 anni (il 50,2%).
Importante, seppur lenta, la crescita delle auto ibride ed elettriche
che rappresentano il 3,1% del totale circolante: sul totale delle
autovetture immatricolate nell’Isola, quelle a propulsione
esclusivamente elettrica sono passate da 730 a 1.653 in 2 anni, mentre
quelle a formula mista ibrida/elettrica sono passate da 6.945 a
14.590, per un totale di 16.243 (erano 7.675). Il peso delle
autovetture con meno di 2 anni è del 4%.
“La transizione verso una mobilità più sostenibile richiede un impegno
congiunto da parte delle Istituzioni, delle imprese e della società
civile – rimarca Meloni - attraverso investimenti mirati, sviluppo
delle competenze e promozione delle tecnologie innovative, possiamo
affrontare le sfide del presente e costruire un futuro più verde e
resiliente per tutti”. “Il settore si è evoluto e innovato anche con
l'ingresso di nuovi giovani autoriparatori e spicca anche per
l’accentuata vocazione alla sostenibilità ambientale – rimarca il
Presidente di Confartigianato Sardegna - infatti, la quota di entrate
preventivate di autoriparatori con ampia predisposizione al risparmio
energetico e alla sostenibilità ambientale è elevato. L’ecosistema di
imprese e addetti della filiera auto è ampiamente coinvolto dal cambio
di paradigma che sta interessando la mobilità”. “Tale cambiamento –
conclude - sarà il risultato soprattutto di una diversa composizione
del parco auto circolante, con una maggior presenza di elettrico”.
Confartigianato da sempre impegnata sul tema delle competenze per
promuovere l’occupabilità dei giovani e la creazione di nuove imprese.
Un impegno che si concretizza con l’obiettivo di favorire lo sviluppo
di professionalità adeguate ai fabbisogni delle imprese,
l’innalzamento della qualità della formazione e istruzione tecnica e
professionale, supportando percorsi di alternanza scuola-lavoro,
iniziative di orientamento scolastico-professionale e di diffusione
delle esperienze maggiormente significative per l’inserimento
lavorativo dei giovani nelle imprese artigiane.
![]()