iRS e la zona arancione: "Un nuovo colpo all'economia della Sardegna"

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  "Basta guardare i numeri per capire la follia che stiamo vivendo. L’Rt della Sardegna è aumentato in maniera impercettibile nella realtà. I Pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 25 (-3) quindi in diminuzione. Sono invece 176  (+6) i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi.

  Gli ospedali sono tutt’altro che in affanno." Lo sostsiene in una nota l'ufficio stampa di iRS indipendèntzia Repùbrica de Sardigna  dopo il provvedimento governativo che porta la Sardegna in zona arancione facendola arrettrare di ben 2 posizioni. "È chiaro che il leggerissimo aumento delle percentuali - aggiunger il movimento p'olitico  -è dovuto agli screening di massa effettuati sulla popolazione e sugli ingressi nell’isola che ovviamente sono aumentati. Le persone che entrano in Sardegna sono controllate mentre quelle che entrano in Italia no. Come si fa a non prendere in considerazione questo dato?  La Sardegna è un’isola e ha delle specificità che non vengono mai prese in considerazione in nome dell’unità d’Italia, dell’omologazione burocratica. 

  Questa decisione, come sempre calata dell’alto, imposta dallo Stato Italiano che non si confronta con i territori è l’ennesimo colpo all’economia e a tutti quei settori ormai martoriati da questa situazione. È un colpo psicologico ferocissimo nei confronti di tutte le persone che fino ad oggi hanno fatto sacrifici immani, hanno sopportato per senso di responsabilità collettivo, per raggiungere la zona bianca e poi la libertà ed oggi sono perfettamente coscienti, perché parlano i numeri, che questa decisione non ha nessun senso. E quello che lascia - conclude IRS - è miseria, rabbia e frustrazione."