L'artigianato è in tavola: via web

-
I prodotti dell’artigianato alimentare e artistico di 24 imprese del nord Sardegna protagonisti sul web.
Obiettivo: conquistare nuovi consumatori grazie ai social.
Un progetto di CCIAA di Sassari e Confartigianato Sardegna.
Maria Amelia Lai e Giacomo Meloni (Confartigianato Sassari e Gallura): “Necessario adeguarsi ai tempi e trovare nuove strategie per far conoscere le eccellenze artigiane sarde”.
Culurgiones, dolci sardi, formaggi, panadas, liquori, distillati, vino, birra, pane fresco e spianate, farine, pasta, salumi, sale e spezie, sottoli e marmellate, cioccolati ma anche ceramiche, tessuti, legno, vetro lavorato e complementi d’arredo.

Sono questi i prodotti che 24 imprese artigiane del nord Sardegna (Alghero, Ozieri, Bono, Tula, Sassari, Oschiri, Sennori, Uri, Bottidda, Sorso, Pattada, Nule e Olbia) hanno messo a disposizione di 8 food blogger che, attraverso un contest gastronomico sul web, avranno il compito di valorizzarli, farli conoscere e renderli “invitanti”, ai follower prima, e ai futuri acquirenti poi, valorizzando le caratteristiche, pubblicando fotografie e video ed elaborando ricette.

“L’Artigianato è in tavola”, questo il nome del contest, patrocinato dalla Camera di Commercio di Sassari, organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna in collaborazione con l’AIFB, Associazione Italiana Food Blogger, ha come scopo innovare la comunicazione dell’eccellenza agroalimentare attraverso le piattaforme digitali e conquistare nuovi consumatori grazie al web.
I prodotti, attraverso dei “pacchi gara” inviati agli esperti sardi e del resto d’Italia, saranno narrati attraverso storytelling, abbinamenti tra prodotti, ed elaborazione dei piatti.
Tutto sarà poi divulgato sui social e condiviso dalle imprese produttrici per avere la massima visibilità.

Al termine della prima parte di gara, che si concluderà a fine luglio, una giuria qualificata, decreterà 4 finalisti che si saranno distinti per originalità, scatto fotografico, protagonismo dell’ingrediente principale e capacità di racconto.
Il quartetto, successivamente sarà protagonisti di un blog tour di 3 giorni, nelle aree delle aziende coinvolte, per visitare tutte le aziende coinvolte.
Al termine di questo ultimo e decisivo round, verrà decretato il vincitore.

Ecco le imprese che partecipano all’iniziativa: Cabigliera e Zidda di Ozieri, Rau di Sassari, Sa Panada di Oschiri, Il Giglio di Sardegna Pasticceria Zene di Sennori, Nuraghe Crabioni di Sorso, Birrificio Dolmen di Uri, Piras Formaggi di Ozieri, Molino Galleu (Sonia Galleu) di Ozieri, Sa Domo de Sos Culurgiones di Uda Angela di Sassari, Salumificio Artigianale Pilu di Bottidda, Decolab di Marco Frassetto di Sorso, Pastificio Farina e Fogarizzu di Pattada, Pastificio Trigale di Sorso, Sale Iodato di Maria Franca Piras di Sassari, Pastificio Su Remediu di Marina Coloru di Nule, Sandalia Agroalimentare srl (Rizzu Gavino - Cicalò Michelangela) di Alghero, Tessilbono di Moro Maria Lina di Bono, Sarda Tessitura di Olbia, Nettare di Sardegna di Olbia, Mema Ceramicart di Olbia, Ceramiche Varalto di Olbia, Panificio Becciu di Ozieri, Laboratorio Pintadu di Pintadu Maria Caterina di Tula e Pasticceria Vanali di Sassari.

“Il progetto nasce dalla necessità di trovare nuove strategie per far conoscere le eccellenze dell’artigianato agroalimentare e tipico e tradizionale anche fuori dai canali tradizionali – commenta Maria Amelia Lai, Presidente Provinciale di Confartigianato Sassari – la viralità dei social è un’opportunità straordinaria per raggiungere nuovi consumatori, a cominciare dai più giovani, in Italia e in tutto il mondo.
Le nostre aziende ci credono, per ampliare gli orizzonti di mercato dell’intera filiera agroalimentare e costruire una proposta innovativa di marketing territoriale”.

“L’agroalimentare è un settore strategico e da valorizzare ulteriormente – sottolinea Giacomo Meloni, Presidente Provinciale di Confartigianato Gallura – in cui sono presenti moltissime aziende con una produzione di tipo artigianale che, grazie all’alta qualità dei propri prodotti, stanno già conquistando i mercati esteri”.
“Per gli imprenditori – continua la Presidente Lai - è fondamentale sfruttare queste occasioni come quella offerta dalla Camera di Commercio che possono garantire nuove e proficue opportunità di espansione in altri mercati”.
“Il contest vuole abbinare il buon mangiare, il buon bere con l’eccellenza dell’artigianato artistico tipico e tradizionale sardo, valorizzando i prodotti distintivi delle nostre imprese e del nostro territorio – gli fa eco Daniele Serra, Segretario regionale di Confartigianato Sardegna e coordinatore generale del progetto – il mondo dei social è una frontiera importane da esplorare per tutto l’artigianato e noi vogliamo condurre le imprese medie e piccole ad interagire con i professionisti delle nuove piattaforme web e innovare il modo di promuovere i prodotti, privilegiando emozioni e immediatezza”.

La Camera di Commercio di Sassari punta sull'innovazione tecnologica nella Programmazione territoriale della Rete Metropolitana, a beneficio delle aziende in un quadro strategico che cambia, aiutandole a cogliere le opportunità che offrono le innovazioni tecnologiche.
“Di fatto in Sardegna esiste un distretto immateriale - sottolinea il Presidente della Camera di Commercio di Sassari, Gavino Sini - “glocalizzato” con imprese che da anni hanno dimostrato di poter rappresentare un traino per il nostro sistema economico.
Vere e proprie eccellenze in ambito nazionale ed internazionale.
Questo ci fa capire che l'economia dell'immaterialità, dell'Ict può e deve rappresentare un settore in crescita su cui lavorare”.

Per Natascia Mura, food blogger e coordinatrice specialistica del progetto, “il web diventa uno strumento “a la page”, mai scontato e divertente, per degustare e raccontare prodotti che sanno di quella Sardegna sincera che ancora produce a mano alimenti preziosi, per stagionalità e tipicità, e complementi della tavola unici, sorprendenti e delicati".
“Ricordiamo anche che l’artigianato – rimarca Maria Amelia Lai – è senz’altro il settore più numeroso.
Per cui la Cciaa, con il suo patrocinio, affianca la Confartigianato ancora una volta per essere vicino a un settore che si spera possa fare da volano in una ripresa economica sempre più lenta”.
“Nella nostra regione le imprese artigiane attive nel settore agroalimentare, produttori di pasta, pane, dolci, formaggi, carne, frutta, pesce e bevande, sono più di 3.600 in rappresentanza del 10% dell’intero comparto artigiano – sottolinea Serra - tutte lavorazioni molto apprezzate anche all’estero grazie ai circa 190 milioni di euro di export l’anno.
Ed è anche sulle esportazioni che dobbiamo puntare”.