Con la rappresentanza dei pastori nel Consorzio si possono creare le
basi per cambiamenti importanti e strutturali”.
E’ il commento di Coldiretti Sardegna all’incontro che si è tenuto
oggi in Prefettura a Sassari e che aveva come punto all’ordine del
giorno quello di “avviare un percorso volto ad una maggiore apertura
del Consorzio di tutela del pecorino romano alle esigenze della
filiera produttiva e pervenire in tempi rapidi ad un accordo idoneo a
risolvere i problemi emersi nelle precedenti riunioni del tavolo
tecnico”.
Legalità e trasparenza sono le parole d’ordine riproposte anche
quest’oggi dalla Coldiretti, che da anni batte su questo tasto
ritenuto propedeutico per indirizzare il percorso sull’altro pilastro,
quello della programmazione e della collegialità.
I tre punti emersi dall’incontro e inseriti nel documento finale sono:
- revisione dello statuto e del disciplinare (entro il
prossimo venerdì si devono far pervenire le proposte);
- problematiche legate alle quote produttive (verifica
della possibilità del trasferimento quote per produttore);
- esigenza di una condivisione di dati certi nonché
l’individuazione di una figura manageriale in grado di rilanciare il
consorzio.
“Nei prossimi giorni presenteremo le nostre proposte – commenta il
presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – e procederemo
dritti per questa strada che percorriamo da anni: quella di cominciare
dal cambiamento del consorzio e avere un comparto finalmente
trasparente, in cui non ci devono essere più opacità e parti della
filiera che subiscono e pagano le decisioni e le inefficienze di
altri”.