Sarà inaugurata ad Arbus (Cagliari) una casa dove sperimentare modelli
innovativi di cohousing. Il bene è stato offerto dalla famiglia Statzu
all’Acisjf – Associazione Cattolica Internazionale a Servizio della
Giovane – che sarà coadiuvata dalla cooperativa Sinergie per le
attività educative.
Il sogno diventa realtà: la “Casa della giovane Ettore Desogus” sarà
inaugurata come nuovo centro sperimentale per il cohousing, il
prossimo 23 marzo ad Arbus, in piazza
Cavalleria. Il primo taglio del nastro è avvenuto lo scorso 22
settembre, quando l’immobile è stato presentato al territorio come
nuovo Centro di ascolto, offrendo servizi e assistenza sino ad ora.
Oggi la struttura è pronta ad accogliere donne in situazioni di
disagio, lontane dalla famiglia o dal proprio ambiente. Grazie alla
generosità della famiglia Statzu, che ha messo
a disposizione dell’Acisjf l’edificio storico in piazza Cavalleria ad
Arbus, sarà possibile sperimentare una nuova forma di coabitazione
solidale, in cui le persone fragili possano
trovare, oltre ad un tetto, anche un accompagnamento nell’ottica di
auto mutuo aiuto. «La casa offrirà una nuova opportunità per dare
spazio a chi è emarginato e debole – affermaCarla Serpi, presidente di
Acisjf Cagliari Onlus – sarà un punto d’incontro delle realtà
associative del territorio per confrontarsi e crescere in armonia
mettendo insieme i propri talenti».
Il cohousing può rappresentare una risposta innovativa alla nuova
emergenza abitativa e s’inserisce nel solco di un rinnovato desiderio
di accogliere per il mondo del volontariato.
L’Acisjf è una realtà ultracentenaria – con 15 case di accoglienza,
600 posti letto, 5 mila giovani seguiti dagli uffici di stazione,
20.000 pasti gratuiti, 15.000 ragazze e giovani donne in gravi
difficoltà aiutate – che ha contribuito a sostenere le donne in Italia
e nel mondo,
nata in Sardegna nel 2013.
L’inaugurazione del “Casa della giovane Ettore Desogus” si colloca
all’interno del progetto “Ampliacasa – l’Acisjf per il cohousing”,
sostenuto da Fondazione Con il Sud. Dopo la prima fase di creazione di
una rete territoriale di associazioni di volontariato per
l’accoglienza in tre regioni del Sud (Calabria, Sicilia e Sardegna) e
l’analisi delle buone
prassi di coabitazione già esistenti, il progetto è giunto al nodo
cruciale: la sperimentazione di un nuovo modello innovativo ad Arbus.
L’ inaugurazione della “Casa della Giovane Ettore Desogus” e al
presentazione del progetto Ampliacasa si terranno venerdì 23 marzo
,alle ore 18.30,
in piazza Cavalleria, ad Arbus .
Al convegno e interverranno: il Vescovo, padre Roberto Carboni; il
Sindaco di Arbus, Antonello Ecca; la presidente di Acisjf Cagliari,
Carla Serpi, la presidente nazionale
dell’Acisjf, Patrizia Pastore e la responsabile del progetto
Ampliacasa, Nelly Sarlo. Sarà presente la presidente emerita
dell’Acisjf, Emma Cavallaro. Un’occasione per conoscerel’associazione
e per aderire al progetto.
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